Il patrimonio arboreo di alcune aree del Comune di Saonara, a detta dell’associazione, ha tutte le caratteristiche per essere assimilate a “bosco” ed essere quindi sottoposte a tutela pur essendo di proprietà privata
“Salviamo il bosco di via Morosini a Saonara Un’area da salvaguardare per il suo valore ambientale, storico e paesaggistico”. Ecco l’appello lanciato dal circolo Legambiente Sarmazza Saonara-Vigonovo, che ha richiesto un sopralluogo da parte dell’unità organizzativa forestale regionale per censire il patrimonio arboreo di alcune aree del Comune di Saonara che, a detta dell’associazione, ha tutte le caratteristiche per essere assimilate a “bosco”, ed essere quindi sottoposte a tutela pur essendo di proprietà privata.
La più importante di queste aree è quella adiacente a villa Sgaravatti-Morosini, e ha valore storico-paesaggistico trovandosi accanto a una villa veneta di grande pregio, riconosciuta come edificio di valore monumentale. Tali aree private un tempo erano adibite a vivai, oggi sono inattivi o abbandonati da molti anni e hanno assunto carattere boschivo. In questi luoghi la natura si è ripresa i suoi spazi: essenze pregiate e piante autoctone sono cresciute insieme creando una fitta vegetazione che offre riparo a numerosi animali selvatici.
In particolare, all’interno dell’area boscata di via Morosini è possibile verificare la presenza di alberature di dimensioni notevoli, fra cui alcune rispondenti a caratteristiche di monumentalità, oltre alla presenza di numerose specie animali selvatiche. Si tratta di essenze arboree pregiate tra le quali magnolie grandiflora, faggi, carpini, olmi e bagolari ; oltre a varie conifere e diverse essenze spontanee a crescita rapida che hanno infittito notevolmente il sottobosco, creando un ambiente in grado di fornire habitat e protezione per molte specie di animali selvatici, come mammiferi di piccole dimensioni quali volpi, lepri, faine, scoiattoli e ricci, oltre rapaci diurni e notturni, picchi, assioli, civette, upupe, fagiani, ed esemplari appartenenti all’avifauna tipica degli ambienti arborei fitti di pianura, come pettirossi, merli, codirossi e usignoli.
Quest’area ha un’estensione di circa 10 ettari e una parte consistente di essa è classificata nel Pat (Piano Assetto Territoriale) di Saonara come: “Area per il rispetto dell’ambiente naturale, della flora e della fauna”; “Isola ad elevata naturalità (stepping stones)”; “Land markers (alberi monumentali e parchi e giardini storici)”. Va sottolineato anche il valore storico-paesaggistico dell’intera area dell’ex vivaio, in quanto adiacente alla villa Sgaravatti-ex Morosini e alla chiesetta di San Valentino, entrambi sottoposti a vincoli monumentali. Il motivo della richiesta della Legambiente alle autorità forestali è dettato dai continui disboscamenti totali di aree boscate di grandi dimensioni (via Grolli 11 ettari, via dei Vivai e via Brentasecca 3 ettari), con piante di età tra i 20 e i 50 anni. “Piantare nuovi boschi – spiega Legambiente – è indispensabile. Difendere i boschi esistenti e la fauna che li abita è un dovere”.
Manuel Glauco Matetich