venerdì, 19 Aprile 2024
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Lupi in Polesine: “Necessario salvaguardare la biodiversità”

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“Quando gli ambienti naturali sono sufficientemente vasti e collegati garantiscono prede in abbondanza per i carnivori: serve maggior tutela di oasi, parchi e aree protette”

Da diversi mesi il WWF Provinciale di Rovigo sta organizzando incontri, con la partecipazione di esperti del settore, volti a sensibilizzare la popolazione polesana nei riguardi del lupocon la finalità diconsentirela nostra convivenza conquesta specie particolarmente protetta, spesso al centro di false notizie e paure ancestrali del tutto ingiustificate. “In Polesine finora siamo riusciti a confermare la presenza solo di un nucleo composto probabilmente da non più di due individuisituati nell’estremo Delta del Po”, dice Eddi Boschetti,Presidente del WWF provinciale Rovigo.

“Per poter permettere lo stabilirsi di una convivenza buona e fruttuosa sia per noi uomini che per i lupi – prosegue Eddi Boschetti dobbiamo innanzitutto preservare la biodiversità del territorio; quando gli ambienti naturali sono sufficientemente vasti e collegati fra loro garantiscono prede in abbondanza ai carnivori, che dal canto loro svolgono un ruolo fondamentale nella selezione naturale. Per ottenere ciò è certamente utile la promozione e la tutela di oasi, parchi ed aree protette,oltre alla creazione di corridoi naturali che interessino anche gli ambienti più antropizzati come la campagna e le cinture urbane”.

In questo modo sarebbe possibile creare un reticolo di “corridoi verdi” per preservare e diffondere la biodiversità del Polesine. “Un altro elemento fondamentale per poter stabilire una buona convivenza con questi animali è informare la popolazione su una serie di comportamenti che sono validi sempre, ma a maggior ragione in territori dove sono tornati a convivere con la specie umana animali dalle grandi capacità di adattamento come il cinghiale, la volpe e appunto il lupo. È bene evitare l’accumulo di rifiuti, come i residui della carne, fuori dalle proprie abitazioni. Inoltre, bisogna evitare di lasciare liberi e incustoditi i nostri animali domestici e nelle aree naturali questi vanno tenuti vicini a sé, al guinzaglio,per evitare loro pericoli oppureche essi stessi possano rappresentare un pericolo per la fauna selvatica. È altrettantoimportante diffondere un’autentica cultura ambientale e naturalistica, che miri al raggiungimento della consapevolezza che le regole della naturanon vanno né ignorate né combattute, ma rispettate. Il WWF di Rovigo, appartenendo ad una grande e affermata organizzazione presente nel mondo da quasi sessant’anni e che proprio sui grandi carnivori oltre cinquant’anni fa avviava il primo progetto di conservazione del lupo in Italia,può contare sull’esperienza e il supporto di grandi espertiin materia,come il dott. Marco Antonelli, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Lupi del WWF Italia. Troppo spesso il nostro giudizio sui lupi è guidato da superstizioni e racconti popolari; invece, il lupo non solo costituisce un elemento importante nel nostro ambiente, ma aiuta a controllare la popolazione di specie invasive quali i cinghiali e le nutrie. Non va dimenticato inoltre chei carnivori all’occorrenza possono diventare validi spazzini delle migliaia di carcasse di animali che per varie ragioni ogni giorno le attività umane lasciano sul terreno, nei corsi d’acqua o lungo le strade. Frequentemente le carcasse di animali che vengono quotidianamente uccisi nelle strade del Polesine vengono smaltite naturalmente dai carnivori, siano essi uccelli o mammiferi”.

Troppo spesso si senteparlare di questi animali come di un problema, mentre invece svolgono un ruolo importante, tanto nei santuari naturali quanto nei territori meno selvaggi come la Pianura Padana.