giovedì, 28 Marzo 2024
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San Donà, il neo sindaco Alberto Teso: “Ecco le mie priorità”

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Intervista al nuovo sindaco di San Donà: “Sentivamo che si poteva chiudere la partita al primo turno. Adesso al lavoro”

Alberto Teso, sindaco di San Donà

“Soprattutto negli ultimi 15 giorni sentivamo che potevamo chiudere la partita al primo turno. Adesso al lavoro per la città: uno dei principali problemi da affrontare sarà la viabilità”. Alberto Teso, nuovo sindaco di San Donà, a capo di una coalizione di centrodestra, parla della sua elezione e detta le priorità per l’agenda amministrativa della città.

L’avevo già detto a gennaio, quando c’è stata la mia presentazione, che i presupposti c’erano tutti per chiudere al primo turno. Gli ultimi 15 giorni mi hanno dato il polso della situazione”, esordisce Teso, La gente si aspettava un cambiamento ed è stato un risultato anche aldilà delle aspettative, come quantità di consensi. Questo mi mette ancora di più in apprensione. Vuol dire che la città si aspetta molto da me e, quindi, bisogna iniziare a lavorare subito”.

Per il centrodestra è stato fondamentale riuscire a presentarsi unito, dopo che le divisioni nelle ultime tornate amministrative erano costate caro allo schieramento conservatore. “Verissimo, il centrodestra purtroppo ha avuto degli atteggiamenti in passato autolesionistici”, prosegue Teso, ”Stavolta, come condizione di partenza, avevamo posto un unico candidato per il centrodestra. Sul mio nome si sono detti tutti d’accordo e questa è stata la forza. Come sempre, la coalizione supera la somma delle parti, cioè il voto di coalizione non è mai pari alla somma dei singoli partiti, ma è qualcosa in più. Sono convinto che mi abbia dato fiducia anche parte di quell’elettorato cattolico, moderato, di centro che poteva non votare il candidato classico di uno dei partiti di governo. Esiste un elettorato che riconosce dei simboli classici, che però vedendo un candidato moderato, vicino alla società, una persona che lavora vicino alle categorie professionali imprenditoriali, decide di dargli fiducia. Questo inorgoglisce e ci dice che bisogna rimboccarsi le maniche”.

Il sindaco Teso: “Il traffico uno dei primi problemi da affrontare”

Il ponte della Vittoria a San Donà di Piave

Il nuovo sindaco di San Donà entra poi nel dettaglio delle priorità per la città. “La battuta che mi hanno fatto in questi mesi è sempre la stessa: a San Donà sembra di essere a Palermo, nel film “Jhonny Stecchino”, dove il problema principale è il traffico”, conclude Teso, “Dovremo affrontare seriamente il problema della viabilità, sia in ingresso a San Donà che in uscita con quelle due opere che sono previste, che non dipendono dalla città, ma che cercheremo in ogni modo di sostenere”.

“Mi riferiscono innanzitutto all’accesso dalla nuova stazione a via Martiri delle Foibe, per poter prendere il nuovo cavalcavia che supera la rotatoria del Centro Piave, già finanziata dall’Anas. Si tratta di 7 milioni di euro per un ponte di 140 metri di campata, che consentirà di superare la rotatoria e quindi andare direttamente sul ponte dei Granatieri, per consentire agli autobus e i mezzi pesanti di non usare più il ponte della Vittoria. Questo toglierà parecchio traffico dal centro urbano. Dall’altra sponda del Piave, lato Musile, bisognerà insistere per riuscire a completare quel collegamento tra l’argine e il ponte dei Granatieri per realizzare un innesto all’altezza di Passarella, in modo da poter entrare nel ponte di Granatieri già dal centro di Musile. Questo, ne ho già parlato col sindaco Susanna di Musile, potrebbe consentirci di chiudere definitivamente al traffico pesante il ponte della Vittoria”.

Giovanni Monforte