Tre le manifestazioni di interesse vincolanti rivolte ad una prospettiva industriale e di prospettiva di salvaguardia, almeno parziale, dal punto di vista occupazionale del sito
Si è tenuto nella giornata di ieri a Roma presso il MIMIT (Ministero dell’Industria e del Made in Italy) l’incontro di aggiornamento della situazione dell’azienda Speedline di Santa Maria di Sala. Durante l’incontro è stato monitorato lo stato di avanzamento del percorso di reindustrializzazione concordato, in sede istituzionale, tra azienda e parti sindacali lo scorso anno nel mese di giugno.
Nello specifico si è appreso che sono tre le manifestazioni di interesse vincolanti rivolte ad una prospettiva industriale e di prospettiva di salvaguardia, almeno parziale, dal punto di vista occupazionale del sito.
Le prossime settimane, quindi, saranno importanti al fine dell’approfondimento di queste ipotesi di soluzione.
“Il nostro obbiettivo come Regione – sottolinea l’assessore al Lavoro del Veneto – è focalizzato a trovare la soluzione industriale più sostenibile e con il maggior impatto occupazionale possibile. Questo lo riteniamo fondamentale al fine di non disperdere il patrimonio produttivo rappresentato dall’azienda. Lavoreremo, quindi, per questo obbiettivo in sinergia col Ministero, l’azienda e le rappresentanze sindacali”.
Speedline, Masiero (Fim Cisl Venezia): “Passi in avanti”
Al termine dell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il segretario di Fim Cisl Venezia Matteo Masiero ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Credo che si sia fatto un passo avanti, ottenendo che Regione e Ministero possano valutare i piani industriali. Abbiamo ribadito, anche in sede istituzionale, che per noi l’occupazione e solidità industriale sono gli elementi fondamentali per garantire il futuro di Speedline. Vogliamo essere fiduciosi, che per l’appuntamento del 22 maggio al Ministero ci sia una scelta chiara e da quel momento si inizi il confronto sindacale direttamente con l’investitore che arriverà. Il nostro obiettivo rimane aumentare quel bacino occupazionale verso la piena occupazione. Abbiamo ricordato al Ministero che, oltre ai diretti Speedline, sono interessati pure i lavoratori in somministrazione e quelli dell’indotto”.