La corsa, non competitiva, prevede che ogni giorno, per tre giorni, i partecipanti compiano un percorso attraversando da sud a nord il Delta del fiume Po
Un’ultra maratona in tre tappe per riscoprire uno dei paradisi più grandi d’Europa e il piacere di correre senza l’ossessione del cronometro. È quanto si propone di fare ‘Epica dell’Acqua’, 100 km in tre tappe interamente nel Delta del Po veneto, il 13, 14 e 15 ottobre prossimi. La corsa, non competitiva, prevede che ogni giorno, per tre giorni, i partecipanti compiano un percorso attraversando da sud a nord il Delta del fiume Po, tra argini, strade bianche, pinete e ponti di barche.
Alla conferenza stampa di presentazione presso il visitor center dell’ente parco a Porto Viro, l’organizzatore Alberto Marchesani ha spiegato: “L’abbiamo immaginata assieme ad un gruppo di amici dopo aver partecipato ad una corsa nel deserto del Marocco, una bella esperienza anche senza essere maratoneti, ed un’idea che ho pensato di raccontare a sindaci ed amministratori”.
“Scenari come i nostri sono itinerari già fatti, il territorio è già pronto” ha sottolineato il presidente del Parco, Moreno Gasparini, attorniato dai colleghi sindaci, prima fra tutti quella di Porto Viro Valeria Mantovan: “Saremo testimoni di un qualcosa che spero caratterizzerà il nostro territorio da qui in avanti”. La corsa partirà dal Delta più ‘basso’, Gorino Sullam, dove avverrà l’iscrizione, per poi proseguire in una cornice di luoghi, concerti, soste per la notte nei rifugi di Delta Po Experience e concludersi nell’ultima serata ad Albarella. Il Delta del Po quindi in una veste importante per quanto riguarda il turismo di vicinanza post Covid. “Sarà bello vedere l’ambiente naturale ma anche quello umano, la specie umana che vive qui – ha aggiunto ancora Marchesani – Non c’è cronometro: gli unici premiati saranno quelli che fanno le tre tappe entro le 6 ore”.
A supporto di questa avventura anche Confartigianato: Claudia Scarzanella, vice della sezione Veneto, ha riflettuto: “Il valore dello sport è anche valore per le imprese, valore di team, di sostenibilità ed è bello che il premio sia l’esperienza. L’artigianato sia mezzo per valorizzare territorio nel brandizzare il binomio sport/turismo esperienziale”.
Ernesto Spinello, della giunta di Confartigianato Polesine ha invece concluso: “Delle esperienze artigiane c’è sempre il radicamento sul territorio ma dentro di esse ci sono esperienze intangibili: Confartigianato li vuole far percepire come valore aggiunto”.
Chiusura con interventi dei sindaci di Rosolina, Michele Grossato, e di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, attenti all’azione mediatica per far funzionare la macchina turismo e alle sfumature a volte inosservate del nostro Delta.
Fabio Pregnolato