Successo per il Festival diffuso lungo la vecchia tratta ferroviaria
Un corridoio verde di 70 chilometri che non ha eguali, tra corsi d’acqua, campagne coltivate a mais, asparagi e radicchio, chiese campestri, aree naturalistiche e ville venete.
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La seconda edizione di Treviso Ostiglia Fest si è svolta sotto il segno del futuro. Villa Wollemborg è stata la cornice perfetta del convegno, che ha aperto l’evento, dedicato allo sviluppo e all’innovazione della ciclovia. Al centro il desiderio di conoscere i tempi e il volto della nuova infrastruttura in area berica e veronese.
Entro la fine del 2024 tutto il tracciato nel territorio della Regione Veneto sarà percorribile e a breve l’itinerario Treviso Ostiglia sarà una realtà.
Per Treviso Ostiglia Fest, il primo festival diffuso che vede protagonista una ciclovia, anzi, la “ciclovia del Veneto”: la seconda edizione è stata un successo. Decine gli eventi, dalla mattina alla sera, che si sono snodati lungo la ciclabile che attraversa le province di Padova, toccando molti Comuni del Camposampierese, Treviso e Vicenza, lungo il tracciato della vecchia ferrovia che regala agli appassionati delle due ruote, ma anche ai semplici camminatori, un corridoio verde di (attualmente) 70 chilometri.
I Comuni attraversati dalla ciclovia e gli operatori del territorio hanno partecipato, proponendo eventi per tutte le età e tutti i gusti, in una grande celebrazione di tutte le anime che la Treviso Ostiglia rappresenta come luogo da vivere ogni giorno e come destinazione turistica: natura, benessere, arte, cultura, enogastronomia. Mostre, spettacoli, visite guidate, bike tour, degustazioni, laboratori didattici hanno riempito le tre giornate di festival. Dalle proposte a contatto con la natura, come la passeggiata notturna per conoscere gli animali della notte a Camposampiero con le guide Aigae di Venetonascosto.
N.M.