venerdì, 29 Marzo 2024
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Truffe online ai danni di trevigiani: individuati i responsabili

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Le vittime sono una 40enne di Altivole, un cittadino di Zero Branco e due di Vedelago

A Riese Pio X è stata denunciata una 47enne di origini napoletane che, fingendosi operatrice di un istituto di credito, ha inviato un sms con falso link sull’utenza telefonica della denunciante, una 40enne di Altivole, rubando le credenziali d’accesso al conto corrente della vittima con le quali ha eseguito accrediti e pagamenti per l’importo complessivo di 2.000 euro. Gli stessi militari hanno posto al vaglio dell’Autorità Giudiziaria la vicenda di un 42enne di origini padovane. L’uomo, nell’ambito della trattativa per l’acquisto di un paio di scarpe pubblicato su un sito internet dal venditore, un operaio della zona, ha indotto in errore quest’ultimo facendogli versare la somma di 1.500 euro su proprie carte prepagate per poi rendersi irreperibile.

A Zero Branco i militari dell’Arma hanno individuato l’intestatario 35enne di una carta di pagamento sulla quale la parte lesa aveva effettuato una ricarica di 310 euro nell’erronea convinzione di versare il corrispettivo di un contratto assicurativo per il proprio veicolo, il cui annuncio era stato pubblicato su una piattaforma e-commerce. La vittima aveva pattuito il prezzo della polizza con il presunto truffatore, che si è presentato come agente assicurativo, ma dopo aver ottenuto il denaro si è reso irreperibile.

I Carabinieri di Vedelago hanno denunciato un 50enne di origini siciliane che nell’ambito della trattativa per la vendita di tre autovetture usate, mediante invio di una mail e successivamente attraverso contatti telefonici, ha indotto in errore l’acquirente, un meccanico della zona, facendosi accreditare la somma di circa 14.000 euro su un proprio conto corrente, perpoi rendersi irreperibile.

Gli stessi militari hanno denunciato ancheun 32enne del varesotto che nell’ambito della trattativaper l’acquisto di una cyclette pubblicata su un sito internet dalla venditrice, un’impiegata della zona, inducendola in errore, ha fatto versare alla vittima la somma di 1.000 euro su una propria carta prepagata ed ulteriori 1.000 euro mediante bonifico bancario, per poi rendersi irreperibile.

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