venerdì, 29 Marzo 2024
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Adidas Eurocamp, il grande basket a Treviso

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C’è stato un tempo in cui Treviso e La Ghirada erano una delle capitali europee e mondiali del basket. Ora quel tempo è tornato. Grazie ad un nome illustre come quello di Gherardini, stavolta Michele, figlio del grande Maurizio, il cui lavoro prezioso sta per riportare in città i migliori prospetti NBA e i grandi campioni del passato. Dal 9 all’11 giugno prossimo con il camp maschile e dal 13 al 15 per quello femminile con Adidas Eurocamp torna, dopo cinque anni di assenza, il basket mondiale che conta. Saranno almeno tre le superstelle da seguire nel weekend, l’ex campione Tony Parker (San Antonio Spurs), Rajon Rondo (Boston Celtics) e Josh Smith (Atlanta, Detroit e Houston) che faranno tutti parte del team degli allenatori, tra i giocatori presenti anche Bennedict Mathurin (Indiana Pacers), Jabari Smith Jr. (Houston Rockets) e Ivica Zubac (LA Clippers).

Sarà un’occasione imperdibile per ammirare i migliori talenti e prospetti giovani under 23 alle prese con un vero e proprio training camp sullo stile di quello a cui aspirano, ovvero il professionismo NBA.

Un’occasione speciale

“L’Eurocamp è un appuntamento speciale per questi ragazzi”, afferma Tony Parker. “Avendo iniziato anch’io a giocare in un campionato europeo, sostenere questa iniziativa e far parte del loro percorso in questa fase mi sta molto a cuore”.

L’adidas Eurocamp è l’unico pre-draft ufficialmente autorizzato dall’NBA al di fuori dei confini americani e storicamente frequentato da centinaia di professionisti di squadre americane e non, allenatori, talent scouts, agenti e sponsor alla ricerca del prossimo Michael Jordan.

Inoltre, la General Manager dei London Lions e prima donna General Manager in WBBL Vanja Cernivec sarà la Coaching Director del primissimo Camp femminile.
“Sono onorata di far parte dell’Eurocamp e di guidare lo staff di allenatori femminili all’edizione di debutto,” afferma la Cernivec. “Sono pronta a condividere con queste atlete tutte le mie conoscenze e ad essere testimone delle loro abilità, del loro genio e dell’inizio della loro carriera”.

Nelle 15 edizioni precedenti il camp ha lanciato nomi come Danilo Gallinari, Bogdan Bogdanovic, Goran Dragic e Jaylen Brown, 41 atleti hanno attualmente contratti NBA e ben 71 giocano ancora nell’Euroleague.

I prospetti e la formula

Tra gli italiani il solo Davide Casarin (2003, Reyer Venezia) è stato invitato al camp “mentre tra le donne abbiamo quattro italiane, di cui due della Reyer – dice Michele Gherardini, che lancia anche il nome del prossimo super talento – il francese Tidjane Salaun, un 2005 che gioca nello Cholet. Fra due anni sarà eleggibile al draft Nba e lo pronostico prima scelta”. Lo si potrà ammirare nella squadra denominata Next Gen.

La formula di quest’anno è un torneo a sei squadre con allenamenti al mattino e partite al pomeriggio, alle 14,30, 16,30 e 18,30. Domenica tutte le finali. Al pubblico non sarà consentito l’accesso alle palestre per ovvie ragioni, ci sarà sugli spalti il mondo intero tra media statunitensi ed europei, da ESPN a NBA-TV, da Sports Illustrated a Slam Magazine, Super Basket, Mondial Basket e la spagnola Gigantes. Il pubblico quindi avrà due, anzi tre, opportunità di toccare i suoi beniamini. Frequentare La Ghirada città dello sport che resta aperta e accessibile, seguire tutte le partite in streaming gratuito su Skweek o come spiega il sindaco Mario Conte, restare in città, perché i giocatori saranno fatti arrivare dentro le mura cittadine.

“La presenza di questi campioni, ex campioni e astri nascenti del basket sarà a disposizione di tutti – spiega il sindaco – perché parteciperanno alla cena organizzata nel polo museale di Santa Caterina sabato sera e passeggeranno per le vie del centro, vogliamo portare i valori dello sport a contatto con la nostra comunità. I riflettori mondiali saranno su di noi, ne siamo orgogliosi”.

Felicissimo anche il neoassessore allo sport Alessandro Manera che ricorda una cosa molto importante “tutti noi siamo cresciuti con un mito da ammirare, poi non tutti si diventa campioni, ma lo sport ci insegna valori umani enormi”.

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