L’isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia potrebbe diventare sede della mostra-museo della Pandemia con i disegni che i bambini inviavano al Presidente Zaia
Anche se il Lockdown sembra ormai un ricordo lontano, rimangono le testimonianze di bambini e adulti degli oltre due anni che hanno sconvolto la vita della gente, dei sanitari, degli scienziati e di tutti gli addetti ai lavori, trovatisi ad affrontare un nemico aggressivo, pericoloso e, soprattutto, sconosciuto.
Una sorta di anteprima, con dei box che esponevano i disegni dei bimbi, e che resteranno intanto in mostra per un anno, si è avuta oggi nell’isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia dove si è tenuto un incontro dal titolo “La pandemia vista con gli occhi della storia, viaggio della sanità pubblica nei tempi e nei luoghi delle pandemie”.
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La mattinata si è dipanata in un parallelismo tra la peste di Venezia che nel 1423 spinse il Senato della Repubblica di Venezia a istituire per la prima volta al mondo un “ospitale” per l’isolamento dei malati di peste (Lazzaretto Vecchio), il Lazzaretto Nuovo, istituito nel 1468 per fungere da quarantena per le navi, e tutto quanto è stato fatto per fronteggiare la Pandemia di Covid-19, la più grande dei tempi moderni. 600 anni di storia hanno offerto spunti di riflessione e dimostrato la continuità delle misure di sanità pubblica e l’importanza della Prevenzione.
Si è quindi discusso di misure di sanità pubblica nella storia con il direttore del Polo Culturale e Museale della Scuola grande di San Marco Mario Po e l’ex Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza; di come sostenere la comunità civile durante una pandemia con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e la Direttrice della Prevenzione regionale Francesca Russo. Addentrandosi sul piano scientifico, il Presidente dell’Aifa Giogio Palù e la Direttrice dell’IZS Antonia Ricci hanno illustrato e confrontato la realtà variegata e complessa degli agenti patogeni. Dal punto di vista tecnico regionale, il direttore generale Massimo Annicchiarico ha illustrato il Piano Pandemico della Regione del Veneto, il cui scopo principale è di aggiornare periodicamente le azioni da mettere in atto alla luce della necessità di non abbassare mai la guardia.
Ha concluso i lavori l’assessore Lanzarin, secondo la quale, “La mostra Andrà tutto bene (da lei inaugurata ndr) ha voluto rappresentare un modo per ringraziare tutti i bambini e i ragazzi che hanno dialogato con la Regione in un momento di fortissima paura e difficoltà. Hanno trovato forza e coraggio nell’osservare i comportamenti corretti, seguendo le regole imposte, rinunciando a ciò che fino ad un attimo prima era dato per scontato. Allo stesso tempo il desiderio è quello che questo percorso aiuti tutta la popolazione, soprattutto quella futura, a far tesoro di quanto espresso dai disegni dei bambini: il senso di comunità e l’importanza di essere ognuno protagonista del proprio tempo, di poter attraverso i propri comportamenti e le proprie scelte fare qualcosa di buono non solo per se stessi ma per l’intera comunità”.