L’intenzione dell’amministrazione comunale è di non accogliere richieste di accordo che comportino consumo di suolo. Si proporrà, invece, di valutare quegli accordi che riguardano aree già pianificate in precedenza

Una pianificazione territoriale che si presenta in un’ottica più “verde” rispetto alle programmazioni precedenti: è questa, secondo l’Amministrazione comunale di Albignasego, la direzione percorsa negli ultimi cinque anni. L’ultimo atto in ordine di tempo approvato in tal senso, è stata la Variante 14.1 a fine dello scorso anno, “Con la quale – afferma l’Amministrazione in una nota – è stata stralciata una superficie complessiva di circa 594.830 mq di area con destinazione produttiva (59,48 ettari) che è diventata interamente agricola”.
A spiegare la direzione per il futuro è Valentina Luise, Assessore all’urbanistica: «Anche per il futuro le scelte dell’Amministrazione proseguiranno in questa direzione, in particolare con la variante 14-2 sugli accordi pubblico privati in fase di predisposizione. Promuoveremo politiche che favoriscano la rigenerazione delle aree produttive esistenti che ne avessero necessità».
Secondo quanto annunciato, “Con la variante in corso non saranno reiterate aree residenziali per 32.000 mq (3,2 ettari) con un ulteriore risparmio di 26.720 metri cubi. Attualmente le istanze pervenute dai privati richiedono una trasformazione del territorio agricolo in aree residenziali/ commerciali/direzionali per circa 100 mila metri quadri.
“L’intenzione dell’Amministrazione – aggiunge Luise – è di non accogliere tali richieste di accordo che comportino consumo di suolo, evitando in particolare che aree decadute con la variante 6 possano tornare edificabili. Si proporrà, invece, di valutare quegli accordi che riguardano aree già pianificate in precedenza, che quindi non consumano suolo, nelle quali saranno rimodulati i parametri edilizi al fine di ridurne l’impatto urbanistico e in alcuni casi anche il volume».
«In questi anni – conclude il sindaco Filippo Giacinti – a partire dalla variante 6 del 2017 che avviava la nuova politica del Comune in tema di consumo del suolo, abbiamo trasformato aree residenziali o produttive in agricole per circa 882.000 mq (l’equivalente di 123 campi da calcio)”.
La decisione aveva riscosso il plauso anche di Legambiente Padova che aveva additato Albignasego come “esempio da seguire”, ma nel contempo aveva rilevato come “la via maestra per contrastare il consumo del suolo fosse quella di approvare una variante al PAT”.
“Condividendo queste considerazioni di Legambiente – conclude il sindaco Giacinti – l’Amministrazione sta ora valutandola revisione di tale documento per ridurre il dimensionamento previsto nel 2013, togliendo definitivamente anche le lineedi sviluppo e individuando modalità di intervento che puntinoalla rigenerazione e al recupero dell’esistente”.
Cristina Chinello