La storia di Nicola Gennari, dal 2009 titolare dell’azienda adriese che opera prevalentemente nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili

Un passato da dipendente e manager d’azienda, poi la svolta imprenditoriale. A 38 anni, nel 2009, Nicola Gennari ha deciso di investire in un’azienda propria e di dare vita a Soladria. Come recita la presentazione ufficiale, si tratta di un’azienda dinamica, specializzata in risparmio energetico, che opera prevalentemente nel campo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Formata da un team di professionisti che progetta e realizza impianti residenziali e industriali, Soladria è una realtà consolidata che collabora con partner d’avanguardia nel panorama internazionale della green economy. Ma per arrivare qui, è servita una buona dose di coraggio e dedizione, come racconta Gennari.
La sua esperienza imprenditoriale da dove parte?
“Io sono stato dipendente fino a 38 anni. Ho avuto la fortuna di diventare dirigente di un’azienda di Padova impegnata nella costruzione e installazione di apparecchi elettromedicali, tavoli operatori, sterilizzatrici. Questo mi ha consentito di fare esperienza a livello manageriale. Poi nel 2009 ho deciso di tentare la strada imprenditoriale e sono ritornato ad Adria”.
Come è maturata in lei questa scelta e come mai ha voluto investire proprio ad Adria?
“Ho intravisto nel mercato del fotovoltaico il mercato del futuro. Mi è sempre piaciuto l’aspetto del risparmio energetico: anche nell’azienda in cui lavoravo prima cerca- vo sempre di attuare dei risparmi, di ottimizzare e mi accorgevo che l’energia è sempre tra le prime tre voci di costo. E lo stesso vale a casa. Ho deciso di aprire ad Adria perché mi sembrava di poter costruire meglio partendo dalla mia zona. E poi sicuramente c’è stato un po’ di campanilismo”.
Secondo lei cosa ci vuole oggi per essere imprenditori? Quali sono le qualità indispensabili?
“Direi la voglia di lavorare. A me piace tantissimo lavorare e anche nelle esperienze precedenti lavoravo tantissimo perché ero innamorato delle mie aziende. Mi sembrava quasi logico, quindi, farlo in un’impresa che fosse mia. Le responsabilità aumentano da imprenditore, quindi bisogna essere consapevoli che di fatto non si stacca mai”.
E il coraggio?
“Credevo fortemente nel progetto quindi non mi sembra di aver avuto così tanto coraggio. Sono anche cosciente di essere in una condizione di potermi rialzare se dovessi cadere. Ma sono tuttora fortemente convito del progetto che stiamo portando avanti”.
Il mercato delle colonnine di ricarica è il futuro

Essere imprenditore vuol dire saper cogliere le opportunità e adattarsi ai cambiamenti. Ecco perché Nicola Gennari, titolare di Soladria, ha deciso negli ultimi anni di puntare sul mercato delle colonnine di ricarica delle auto elettriche.
“Sono anni ormai che possiedo un’auto elettrica – spiega -. Nel 2018 mi sono innamorato delle colonnine, le ho installate in azienda da ormai 5 anni e solo in seguito ho acquistato per me la macchina elettrica. È un mercato in forte espansione in cui credo fortemente e ora, superata la pandemia, sto investendo e cercando il servizio giusto da offrire così da garantire vantaggi sia alle aziende che intendono installare le colonnine sia agli utilizzatori”.
“Questa svolta interesserà inevitabilmente anche la natura di Soladria – continua Gennari -. A differenza del fotovoltaico, infatti, nel mondo delle colonnine di ricarica il lavoro non finisce con l’installazione: è un percorso, che richiede fidelizzazione. Da impiantisti diventiamo infatti veri e propri gestori. Se ci crediamo, se riuscirò a trasmettere il mio entusiasmo ai miei colleghi, potremo davvero divertirci facendo qualcosa di nuovo”.
Dati delle installazioni effettuate da Soladria fino al 2022 e prospettive per il 2030
