domenica, 1 Ottobre 2023
 
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La fragilità idrogeologica del Muson dei Sassi: basta rischi, la Regione stanzia 2,5 milioni di euro

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I lavori interesseranno la SR 307 per la sistemazione di uno dei ponti e saranno gestiti da Veneto Strade. L’intervento è il frutto di un accordo tra la Regione e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile

Il Muson dei Sassi rappresenta uno dei corsi d’acqua a più alto rischio idrogeologico. Sono ancora impresse nella memoria le alluvioni del 1998 e del 2009 quando fu massimo lo stato d’allerta per l’intero camposampierese. Il corso d’acqua percorre, tra gli altri, i territori di Loreggia, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche e Campodarsego fino a Cadoneghe lungo la SR 307 o vecchia Statale del Santo. «Un’area fragile che potrebbe risentire dei cambiamenti climatici repentini» come è accaduto lo scorso anno e come ha ricordato l’assessore regionale al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin.

La Regione ha stanziato, di recente, 2 milioni e 500mila europer la riduzione del rischio idrogeologico. I lavori interesseranno la SR 307 per la sistemazione di uno dei ponti e saranno gestiti da Veneto Strade. L’intervento è il frutto di un accordo tra la Regione e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile. «L’intervento sarà lungo la 307 – spiega Bottacin -. Si tratta della manutenzione straordinaria del ponte a Loreggia, costruito negli anni Quaranta e costituito attualmente da numerose pile a colonna in alveo. La natura torrentizia della corrente d’acqua e gli importanti snodi idraulici a cui è collegato, nel caso di piene, lo fanno prefigurare come una strozzatura idraulica, aggravata anche dal fatto che le alberature trascinate dalla corrente possono incastrarsi e aggravare la situazione, come avvenuto nel recente passato, con gravi ricadute sul il territorio a valle».

Una salvaguardia ritenuta necessaria. «Dopo attenti sopralluoghi – conclude Bottacin – è stata valutata la necessità di interveniresu quest’area assai fragile.Continua il monitoraggio costante dello stato di salute del nostro territorio pianificando interventi per evitare e ridurre calamitàcome esondazioni, alluvioni e frane. L’obiettivo è salvaguardare il territorio e far sentire più al sicuro i nostri cittadini». (n.m.)

 
 
 

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