Sono monselicensi le giovani guide che, insieme ai volontari dell’associazione Amici dei Musei, accompagnano i turisti lungo il percorso storico e naturalistico da Villa Duodo alla sommità della Rocca
La valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico di Monselice passa anche attraverso la formazione di guide esperte. Ne è convinto il primo cittadino Giorgia Bedin che ha di recente incontrato a Palazzo Tortorini lo staff che gestisce le aperture della salita al Colle della Rocca. Un momento per valorizzare il lavoro e l’impegno di coloro che rendono possibili le visite guidate in un luogo simbolo della città di Monselice e di chi si occupa di affiancarle nel loro percorso di preparazione.
“Sono fiera dei volontari, soprattutto di voi giovani, che vi mettete in campo per sostenere la valorizzazione del nostro patrimonio storico e naturalistico, orgoglio della Città di Monselice” ha affermato il sindaco Bedin rivolgendosi a Chiara Contato, Filippo Rossato, Marco Zanetti ed Elia Zanon. I quattro giovani monselicensi, sotto la guida esperta dello storico presidente degli Amici dei Musei Riccardo Ghidotti, accompagnano i gruppi di visitatori e turisti alla scoperta del Colle. Oltre ai giovani monselicensi, a rivestire il ruolo di guide anche alcuni volontari dell’associazione Amici dei Musei coordinati da Antonella Carpanese: Dolores Smania, Franco Peraro ed Eros Contiero, responsabile della sicurezza.
E proprio grazie a una convenzione sottoscritta tra l’Immobiliare Marco Polo che gestisce il bene e la stessa associazione, da settembre dello scorso anno è stato possibile ampliare il calendario di aperture. Il sentiero storico e naturalistico che da Villa Duodo porta alla sommità del Colle fino al Mastio Federiciano è, infatti, percorribile da marzo a giugno e da settembre a fine ottobre, nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi. Le visite guidate sono organizzate in due turni giornalieri, uno alla mattina e uno al pomeriggio. Discorso a parte per le scolaresche e per le associazioni che, previa prenotazione presso il Castello di Monselice, possono organizzare la loro visita anche in altri giorni. “È una bella iniziativa che vediamo sta già dando ottimi risultati, infatti i dati alla mano ci confermano ad oggi quasi 900 visitatori” ha concluso il primo cittadino Bedin.
Volontariato per le guide monselicensi, Silvia Muttoni non ci sta
“Il sindaco si congratula con le giovani guide che, per l’Associazione Amici dei Musei, stanno gestendo alcune aperture straordinarie della salita al Mastio della Rocca. È giusto essere orgogliosi di questi giovani, ma è troppo poco e soprattutto troppo comodo” ha chiosato Silvia Muttoni di Siamo Monselice. Dopo l’incontro tra il sindaco e le guide del sentiero della Rocca a Palazzo Tortorini, le critiche non si sono fatte attendere.
Le perplessità di Silvia Muttoni riguardano principalmente l’aspetto volontario del lavoro svolto dalle giovani guide. “Nella nostra città abbiamo un istituto di Istruzione secondaria, J.F. Kennedy, che propone un percorso formativo specificamente destinato al turismo ma anche un liceo, C. Cattaneo, che propone una formazione umanistica e la conoscenza della doppia lingua” ha spiegato Muttoni “A questo si sommano le scuole secondarie di secondo grado che, sia nella zona di Este-Montagnana, sia in quella termale, offrono ai ragazzi la possibilità di prepararsi ad impieghi nel settore turistico”. Formazione superiore a cui si aggiungono eventuali ulteriori specializzazioni proprio nell’ambito del turismo, ma non solo, sia all’Università di Padova sia a Venezia.
“Le Amministrazioni quale futuro promettono e preparano per questi giovani che si formano con impegno nel territorio?” ha continuato il consigliere di Siamo Monselice “La possibilità di fare del volontariato”. Secondo Muttoni a rendere la situazione ancora più spinosa è il fatto che il volontariato sia necessario a supplire “le inefficienze di una Regione che, attraverso la sua società partecipata al 100% Veneto Edifici Monumentali Srl, ex Immobiliare Marco Polo, da anni non riesce a gestire efficacemente le aperture della passeggiata al Mastio”.
Martina Toso