mercoledì, 24 Aprile 2024
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Padova, approvato il progetto definitivo del centro culturale DU 30

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Nasce all’Arcella il nuovo grande centro culturale della città in Piazza Azzurri d’Italia. Cantieri al via a gennaio

E’ stato approvato in Giunta il progetto definitivo del nuovo centro culturale della città, che sorgerà all’Arcella al posto dell’edificio ex Coni a lato di Piazza Azzurri d’Italia.  Questa costruzione, oramai datata e la cui ristrutturazione avrebbe comportato comunque dei vincoli di utilizzo degli spazi oltre ad un costo molto elevato sarà abbattuta e al suo posto sarà edificato un nuovo edificio di pari volumetria che permetterà di sfruttare al meglio gli spazi disponibili.  

Il progetto definitivo prevede un investimento di 7 milioni di euro, tutti provenienti da fondi PNRR.  Il progetto esecutivo sarà pronto entro settembre e immediatamente messo in gara in modo da poter aggiudicare i lavori entro il 31 dicembre come previsto dal timing del PNRR.  I cantieri per la demolizione inizieranno immediatamente dopo e il nuovo edificio sarà completato nel termine massimo di 20 mesi.

Sarà un edificio autosufficiente dal punto di vista energetico,  ospiterà spazi espositivi, spazi di incontro per le attività culturali delle associazioni, una grande biblioteca per adulti e per bambini, ci sarà un bar ristorante. –  spiega il  vicesindaco Andrea Micalizzi – L’edificio diventerà quindi il centro attrattivo di Piazza Azzurri d’Italia,  che sarà anch’essa rimodernata.

“Inizia la trasformazione del quartiere Arcella, come sta avvenendo anche in altri quartieri, e avviene nel segno del dibattito che in questi decenni è rimasto sulla carta, ma che la amministrazione Giordani sta finalmente realizzando: l’area di fronte, la ex Valli sta diventando  un giardino che tra poche settimane sarà fruibile da tutti, e di fronte la grande Piazza Azzurri col Centro Culturale e la nuova sistemazione della Piazza saranno un centro di un quartiere che sarà sempre più attrattivo. Cambia il paradigma della città che ha i suoi servizi e spazi culturali più importanti non solo in Centro ma anche negli altri quartieri, come avviene anche alla Stanga con la Nuova Questura”.

L’edificio

La nuova costruzione che prevede che l’edificio sia sollevato da terra in modo da ricavare un grande spazio coperto che si va ad aggiungere a Piazza Azzurri d’Italia.

Complessivamente saranno ricavati locali per una superficie di circa 1300 mq. A livello suolo troveranno spazio una sala polivalente da 100 posti e il bar ristorante.  Al primo piano si svilupperanno gli spazi espositivi e la grande biblioteca da per una superficie di circa 600 mq ai quali si aggiungeranno alcuni locali in appoggio alle attività che lì saranno svolte. Al secondo piano invece si svilupperà una ampia terrazza, gli alloggi dedicati alle residenze artistiche, e uno spazio eventi, mentre la “torretta” ospiterà al terzo e quarto i nove alloggi da 45 mq desinati alla residenza sociale.

La biblioteca

“Qui sposteremo la biblioteca che adesso dispone di una superficie ridotta. Qui invece avrà a disposizione un grande spazio, sarà a scaffali aperti con sezioni anche dedicate anche ai ragazzi e ai bambini, e si accederà con un ascensore a vetri dal piano terra.  –  sottolinea l’ assessore alla cultura Andrea Colasio – Avremo un ristorante, e tutto sarà integrato con la sala riunioni da 100 posti di cui abbiamo ragionato con la Consulta.  Un risultato raggiunto grazie alla scelta coraggiosa di abbattere l’edificio, che era strutturato internamente in modo molto penalizzante e con strutture portanti non modificabili agevolmente. Oggi recuperiamo oltre 600 mq che sono comprensivi della biblioteca e degli spazi espositivi al primo piano a cui si aggiungono gli spazi dei laboratori creativi che sono in stretta connessione con le terrazze e le residenze artistiche. Avremo artisti nazionali e internazionali che in collaborazione con il Progetto Giovani, che potranno essere ospitati qui, ma soprattutto faremo moltissimi laboratori creativi per i ragazzi.  Il complesso cambia la percezione dell’Arcella e si configura come un centro culturale di rilievo cittadino