venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, conclusa la Biennale di street art Super Walls. Tutte le opere

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Conclusa la Biennale di street art “Super Walls” che ha coinvolto trentuno artisti internazionali, tra cui otto donne, nella realizzazione di grandi murales sul tema del rispetto.

Si conclude con la creazione di trentasette opere d’arte monumentali su altrettanti grandi muri dislocati nel tessuto urbano di Padova e provincia la terza edizione della Biennale di street art “Super Walls”, la kermesse internazionale dedicata all’arte pubblica e alla valorizzazione del paesaggio urbano curata dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella. Quest’anno il Festival ha coinvolto 31 artisti, tra cui 8 donne, chiamati a interpretare con il loro filtro creativo il tema del rispetto.

Le opere dell’edizione 2023, che si aggiungono alle cinquantacinque già realizzate nel 2019 e nel 2021, sono state messe a disposizione da enti pubblici e privati, e sono andate ad impreziosire le facciate di edifici come scuole, università, supermercati e strutture sportive.
Gli artisti che hanno preso parte a Super Walls 2023 sono: gli italiani Alessandra Carloni, Alessio-B, Andrea Crespi, Any, Boogie.EAD, Capo.Bianco, Cuboliquido, Giulio Masieri, Mrfijodor, Peeta, Shife, Tony Gallo, Yama e Vera Bugatti, Waro, Zero Mentale; l’olandese JDL, il tedesco Kera1, le spagnole Medianeras e Doa Oa e i francesi Nerone, Daco, Anna Conda, David Karsenty, 68%, Bagdad, Fortunes, Gloar, Ofet, Mya, Lélé e il collettivo La Crémerie.

Al gruppo di artisti si sono affiancati in questa edizione anche gli allievi della 4E del Liceo Artistico Statale Modigliani di Padova, che hanno progettato la loro opera con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale. I ragazzi, che dipingono in orario scolastico, porteranno a termine il loro murale entro venerdì 9 giugno.

Scuole del centro di Padova

A dare il via ai lavori è stato il francese Mya su una delle facciate della Scuola Secondaria Falconetto di Padova, con un’opera che si presenta come un omaggio alla conoscenza e all’apprendimento. La stessa scuola è stata in seguito ambiente di lavoro per Tony Gallo, che ha scelto di raffigurare il rispetto in due delicate scene in cui la complicità tra uomo e natura diventa un’ode all’amicizia e alla collaborazione. La rappresentazione della natura, in questo caso un gruppo di uccelli, simbolo di libertà, speranza e coraggio, è stata oggetto anche del murale di Daco alla Scuola Primaria Statale G. L. Radice.

Più enigmatico il ritratto di tre figure femminili di età molto diverse che Vera Bugatti ha deciso di disporre su due pareti ad angolo della Scuola Primaria S. Camillo De Lellis quale invito a confrontarci con il mistero delle origini e del tempo e ad osservare con occhi nuovi.

Su un’altra facciata della stessa scuola Lélé ha scelto invece di tradurre con i suoi vivaci colori il proverbiale messaggio delle tre scimmie sagge “Speak no evil, see no evil, hear no evil” per invitare a evitare tutte le forme di male e ottenere una vita migliore. 

Sempre a Padova, particolare attenzione ha suscitato il programma del Liceo Artistico Statale A. Modigliani, che, oltre a vedersi decorato dai vivaci motivi grafici di Boogie.EAD, è stato protagonista di un progetto sviluppato dagli studenti della classe 4E con l’utilizzo di una piattaforma di Intelligenza Artificiale.

Le scuole in Provincia

Coinvolte nell’iniziativa non sono solo scuole del centro di Padova: Ofet e Gloar hanno impreziosito le facciate dell’IIS Euganeo di Este, il primo con una tavola botanica che ha come intento quello di ispirare al rispetto attraverso la conoscenza e la condivisione, il secondo con una composizione astratta che vuole trasmettere le emozioni provate dagli street artist.

Waro ha, invece, popolato l’I.T.E.T. Giacinto Girardi di Cittadella con due dei suoi Yu (personaggi che l’artista immagina arrivare sulla nostra terra tra milioni di anni e che ritrae in scenari senza tempo che evidenziano l’odierno consumismo).

Nello stesso istituto ha agito anche il collettivo francese La Crémerie con una colorata opera astratta. A Limena, su una facciata della Scuola dell’Infanzia Il Melograno è entrato in azione Kera1 con un gioco di forme astratte che celebra l’esperienza della crescita e la forza che il singolo trova nella comunità. Interessata anche l’Università di Padova con l’aula P300, trasformata con le tecniche tridimensionali di Peeta, e il Campus di Agripolis a Legnaro, dove una facciata dell’Archivio è stata ravvivata dal dinamismo delle forme in continuo movimento di Yama.

Impianti sportivi

La riflessione sul rispetto come fair play è apparsa in modo evidente in particolare negli interventi sugli impianti sportivi interessati: dai fantasiosi e divertenti personaggi di 68% che invitano a superare se stessi al Palaindoor di Padova, ai ritratti di sportivi in azione che Fortunes ha realizzato al Palagozzano, ai giovani spettatori con vestiti d’altri tempi sovrastati da un gigantesco cuore rosso protagonisti dell’intervento di Alessio-B allo Stadio Euganeo. Firmato Alessio-B anche il “Tribute to Maradona” apparso fuori programma al Palantenore.

Any ha contribuito a omaggiare lo sport con due murales dedicati al basket in Via del Folo a Cittadella (un gruppo di bambini che gioca insieme senza distinzione di origine e colore e un tributo a Michael Jordan) e con un’opera che combina creativamente ginnastica artistica ed energia pulita al Palantenore di Padova.

La rilevanza dell’evento è attestata anche quest’anno dall’eterogeneità delle strutture coinvolte. Alí Supermercati, per esempio, ha messo a disposizione diverse facciate nella provincia, a partire dal negozio in Via Verrocchio a Padova, dove David Karsenty ha trasformato i due iconici personaggi di Super Mario e Popeye in Puffi al fine di esortare al rispetto per le differenze e per l’infanzia.

Ad Albignasego il francese Bagdad ha personalizzato una facciata del supermercato con un murale intitolato “La danza degli aironi”, regalando uno squarcio di bellezza tramite l’eleganza e la grazia di questi animali.  A Selvazzano Dentro l’artista Shife ha realizzato una “Allegoria della Natura” in stile Liberty, particolarmente evidente nella lettera A sullo sfondo, iniziale del titolo, ma anche di Alí, in omaggio alla sede su cui è dipinta. Il murale di Anna Conda al supermercato di Fontaniva immerge invece lo spettatore in una foresta dai toni fiabeschi, che ci ricorda di guardare ed ascoltare una natura a volte dimenticata e soffocata negli spazi urbani.

A Padova si possono ammirare ancora molti altri straordinari interventi, tra cui il potente e conturbante murale di Giulio Masieri sull’edificio di InfoCamere, in cui un cortocircuito tra reale e virtuale richiama alla responsabilità dell’uomo nei confronti degli altri esseri viventi, in questo caso le api, essenziali alla sua sopravvivenza.

L’olandese JDL ha deciso di portare una sua storia personale su un’alta parete dell’INAIL con un’opera dal titolo “Dancing with the eyes closed” ispirata a una persona a cui l’artista era fortemente legata. Il sito messo a disposizione da ANCE, a ridosso della frequentatissima Passeggiata Miolati, è stato territorio d’azione per gli artisti Cuboliquido Doa Oa. Il primo ha eseguito una composizione sulla sorveglianza e il controllo nella società moderna, che richiama alla mente i romanzi “1984” di George Orwell e “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury. L’artista spagnola ha proseguito invece nell’azione di “rimboschimento” che l’ha resa famosa, ritraendo piante legate alla vita delle persone, ovvero utilizzate in medicina, in cucina, per le tinture, ma anche a scopi mistici, nel tentativo di espandere la consapevolezza e il rispetto verso il regno vegetale.

Spazi privati

Due spazi privati in Via dei Livello hanno preso vita rispettivamente attraverso l’onirica metafora della filosofia yin e yang di Alessandra Carloni e una rivisitazione del celebre dipinto “Amore e Psiche, bambini” di William-Adolphe Bouguereau da parte di Andrea Crespi. Sulle facciate di un altro edificio privato Mrfijodor ha dato continuità al suo lavoro proposto nel 2021 eseguendo un enorme fiammifero animato, archetipo del nostro rapporto frettoloso con ciò che ci circonda.

Altri luoghi interessati dall’iniziativa sono stati la Biblioteca Comunale di Limena, la cui facciata è stata personalizzata da Capo.Bianco con una composizione che richiama il mondo dei tarocchi; la sede della Protezione Civile di Mestrino, con il progetto di Zero Mentale intitolato “Congiunzioni” (a indicare l’importanza dell’edificio quale centro nevralgico di importanti istituzioni quali, oltre alla Protezione Civile, la Croce Rossa, un centro per le famiglie e un polo sanitario); il Parco Etnografico di Rubano, che Nerone ha adornato con una sorta di carta da parati dai motivi floreali; lo spazio Coworking LM Space di Cittadella, dove Vanesa Galdeano e Analí Chanquía (Medianeras) hanno realizzato un ritratto all’interno di un mondo astratto e illusorio che muta a seconda del punto di osservazione.

Ha chiuso i lavori il progetto del collettivo di Rennes La Crémerie per il cavalcavia tra Via Pinaffo e Via Anconetta a San Giorgio delle Pertiche: il ponte è stato dipinto con elementi grafici provenienti dal mondo dei graffiti e con elementi figurativi a rappresentare San Giorgio e la sua battaglia contro il drago.