mercoledì, 29 Novembre 2023
 
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Portegrandi, inaugurato sul canale Vela un sistema per bloccare le plastiche

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Il progetto è stato realizzato dal Consorzio di bonifica Veneto orientale, nell’ambito di un progetto europeo con partner Arpav e Regione

Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha ultimato in questi giorni i lavori relativi a un progetto pilota incluso nel programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia  “Marless – Marine litter crossborder awareness and innovation actions“, che ha come partner leader Arpav insieme alla Regione.

Il progetto, approvato dalla giunta regionale del Veneto nella seduta di fine anno 2022, ha visto l’esecuzione di un’azione pilota finalizzata a testare nuove tecnologie di contrasto al Marine Litter, cioè la diffusione dei rifiuti in acqua e, in particolare, in mare.

Per fare ciò a Portegrandi, nel territorio di Quarto d’Altino, è stato installato lungo il canale Vela nel tratto prossimo alla foce verso la Laguna di Venezia e in corrispondenza di un manufatto idraulico esistente, un dispositivo di monitoraggio e controllo remoto dei rifiuti galleggianti, trasportati dalla corrente. Affiancato a ciò, un dispositivo pilota di intercettazione e raccolta delle plastiche senza opere fisse, mediante quindi un cassone galleggiante così da garantire il rispetto del contesto paesaggistico di elevato pregio.

Autorità e tecnici hanno partecipato alla presentazione del progetto

Il progetto è stato presentato oggi pomeriggio, lunedì 19 giugno, con una cerimonia sul canale Vela. Presenti al momento inaugurale tecnici e ingegneri del consorzio di bonifica, Matteo Lizier della direzione regionale Progetti speciali per Venezia, una rappresentanza di Arpav, Legambeiente, nonché il sindaco di Quarto d’Altino Claudio Grosso, accompagnato dall’assessore all’Ambiente Celestino Mazzon.

«Il progetto ha beneficiato di un contributo regionale di 65.000 euro – ha precisato il presidente del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale Giorgio Piazza –. L’opera, realizzata dal personale consortile, in sinergia con le ditte Boem e Mold per le attività di competenza, consentirà la raccolta e la differenziazione dei rifiuti in prossimità dell’argine con conseguente stoccaggio provvisorio, al fine del successivo corretto smaltimento. Il tutto è permesso da un innovativo sistema di monitoraggio e intercettazione rifiuti galleggianti, finalizzato a testare nuove tecnologie di contrasto alla presenza di rifiuti in mare».

Gli interventi hanno riguardato nel complesso la palificazione e ripresa della sponda del canale per l’ancoraggio di un cassone galleggiante utilizzato per la raccolta plastiche, l’installazione di travi e reticolari con i relativi meccanismi di manovra oltre a delle boe per il convogliamento della plastica verso il cassone di raccolta. L’implementazione di un sistema di monitoraggio con due telecamere ad alta precisione per il riconoscimento del materiale plastico trasportato, l’intercettazione e la successiva raccolta, realizzato dai tecnici informatici del Consorzio. A completare l’opera, dei pannelli fotovoltaici per una gestione più sostenibile di tutto l’impianto.

Il Canale Vela era uno dei più esposti al problema rifiuti

«Un intervento che guarda a un futuro più sostenibile del pianeta – ha concluso Piazza –, andando ad aggiungersi alle varie azioni messe in campo dal programma Marless lungo la costa del Veneto, affrontare il fenomeno del marine litter da differenti punti di vista e con diverse metodologie d’intervento».

Il Comune di Quarto d’Altino collaborerà occupandosi dello smaltimento dei rifiuti raccolti. Il sindaco Claudio Grosso si è soffermato sull’importanza dell’opera, sottolineando come da sempre il Vela rappresentasse una criticità per il problema dei rifiuti portati da monte e che poi vanno a sversarsi in laguna. In passato il Comune di Quarto era intervenuto a proprie spese, insieme a Veritas, per eseguire una serie di interventi di pulizia. Nel sottolineare l’importanza del progetto eseguito, Grosso ha annunciato l’intenzione di interloquire con le amministrazioni dei territori a monte, tanto per il Vela che per Sile, per affrontare il problema dei rifiuti, il cui costo di smaltimento non può gravare solo sul Comune che sta più a valle. Visto che i rifiuti sono prodotti per lo più dai territori che stanno a monte.

 
 
 

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