Mortandello attacca: “Alla destinazione turistica Terme e Colli Euganei non servono investimenti in mobilità verso Padova ma servono progetti e investimenti per la mobilità interna alla destinazione”
“Metro tram a Montegrotto Terme verso Padova? No grazie”. Così il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello commenta gli investimenti in mobilità verso Padova. “Col treno da si raggiunge comodamente Padova in 8 minuti, Venezia in 40. Più che spendere inutilmente milioni di euro in soluzioni già vecchie bisognerebbe potenziare la linea M e AT con più corse e rivedendone il tragitto. Questo sarà sicuramente compito della Provincia nel prossimo appalto dopo la traumatica esperienza che stiamo vivendo”.
“Quello che però è certo è che il messaggio dell’esperto di turismo agli Stati Generali organizzati dal mattino di Padova non sembra essere stato percepito – prosegue Mortandello -. Alla destinazione turistica Terme e Colli Euganei non servono investimenti in mobilità verso Padova ma servono progetti e investimenti per la mobilità interna alla destinazione. È immorale che un turista che soggiorni ad Abano ci metta 3 ore coi mezzi pubblici per raggiungere il mercato di Montegrotto terme. E viceversa. È altrettanto immorale che sia pressoché impossibile irraggiungibile il cuore dei colli con mezzi pubblici. Arquà Petrarca su tutti comuni senza dimenticare Este, Vo’, Galzignano etc”.
E continua: “Appare comprensibile che la logica corporativistica associativa che trova espressione nelle tre diramazioni Federalberghi, Ascom, città di Abano, che di fatto rappresentano la medesima cosa, punti più su logiche Padova-centriche ma è altrettanto vero che dimenticando lo sviluppo turistico che guarda i colli Euganei si creano tutte le condizioni per una nuova profonda crisi del sistema alberghiero che potrebbe essere dietro l’angolo”.
“Nel caso di Montegrotto Terme abbiamo già comunicato a più riprese e a più soggetti che per il palazzo del turismo, inagibile e di proprietà della Provincia, a differenza del kursaal in pieno centro ad Abano, non daremo mai e poi mai alcun cambio di destinazione d’uso. Anzi l’obiettivo è quello di trovare la soluzione per proporre uno spazio legato alla cultura o alla convegnistica che non obblighi chi soggiorna ala terme di raggiungere o btorto collo il centro congressi di Padova che tra le altre cose si trova in una posizione infelice”.
“Per quanto riguarda la città di Montegrotto Terme – aggiunge il primo cittadino – appare vitale saldare l’alleanza coi Colli, che sono molto richiesti a livello turistico dagli ospiti, senza cedere a lusinghe Padova centriche che rischiano non solo di fagocitare l’intera destinazione terme e colli Euganei ma anche di anteporre strategie turistiche prettamente padovane a quelle del territorio Euganeo. Sicuramente con il sistema turistico Padovano, così come con quello veneziano, vanno saldate importanti collaborazioni ma è fondamentale per il nostro territorio Euganeo una autonomia decisionale e strategica che non vorrei venisse svilita con la creazione della nuova fondazione che seppellirà le OGD”.
E conclude: “Tornando alla inutilità di investire milioni di euro per un metro tram mi pare opportuno ricordare che ad oggi la stazione ferroviaria Terme Euganee-Abano-Montegrotto è la terza più frequentata di tutta la provincia e che ogni giorno sono migliaia i pendolari che la utilizzano soprattutto vengono da Abano, Torreglia, Galzignano. Servirebbe un investimento per un degno parcheggio scambiatore e per riprendere l’idea di creare, coi binari esistenti, la cosiddetta metropolitana di superficie (SMFR) che aumenterebbe le corse verso Padova unendo in maniera molto decisa Este, Monselice, Battaglia e la stessa stazione di Abano Terme che così potrebbe avere una utilità maggiore di quella che ha oggi, che è praticamente nulla”.