L’uomo di origine tunisina, irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
Nel pomeriggio di venerdì 7 luglio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Venezia, impegnati in un servizio di prevenzione e repressione volto a frenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico veneziano, hanno sottoposto a controllo di polizia un uomo di origine tunisina, irregolare sul territorio italiano, che sarebbe stato trovato in possesso di stupefacente confezionato in svariate dosi sigillate.
In particolare, gli operatori hanno notato il 30enne di origine tunisina spostarsi freneticamente e con circospezione tra le calli interne nei pressi di Fondamenta Zattere, all’altezza di San Basilio. Hanno così deciso di procedere al controllo e hanno sottoposto l’uomo a perquisizione personale che ha dato esito positivo. Sulla sua persona, infatti, sarebbe stata rinvenuta cocaina suddivisa in più di 10 dosi confezionate con cellophane termosaldato e una stecca di hashish. Oltre alla sostanza stupefacente sarebbero stati rinvenuti anche più di 500 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti il bottino dell’attività illecita.
Al termine delle operazioni, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e condotto presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo che si è svolto il giorno dopo, in data 08 luglio. Il processo si è concluso con la condanna a 4 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 700 euro.