giovedì, 21 Settembre 2023
 
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Conselve: “Capannone vicino al corso d’acqua vincolato”

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Il documento è stato inviato al Comune, al Consorzio di Bonifica, al Comitato tecnico regionale Via e alla Procura della Repubblica per chiedere la verifica del rispetto di vincoli paesaggistici del corso d’acqua

Tanti gli interrogativi intorno alla costruzione di un nuovo capannone in zona industriale a Conselve, accanto ad un corso d’acqua, per la precisione al canale Sardellon che attraversa anche Bagnoli. I dubbi sollevati dal mondo ambientalista e dalle voci critiche del territorio sono riassunti nel nuovo esposto scritto da Luca Martinello del Movimento 5 Stelle di Conselve da Diego Boscarolo, consigliere dell’assemblea del consorzio di Bonifica Adige Euganeo.

Il documento è stato inviato al Comune, al Consorzio di Bonifica, al Comitato tecnico regionale Via e alla Procura della Repubblica per chiedere la verifica del rispetto di vincoli paesaggistici del corso d’acqua. Tutto è partito dalla recente costruzione del nuovo capannone in via della Tecnica, un ampio fabbricato che arriva fino a pochi metri dalla riva dello scolo consorziale Sardellon. “Il Sardellon è vincolato da una legge del 1985 – ricordano Boscarolo e Martinello – ed è una risorsa fondamentale per la conservazione di ecosistemi ed habitat e la sopravvivenza delle specie animali e vegetali che ospita. La Regione Veneto ha inserito il Sardellon nell’elenco dei corsi d’acqua in cui permane ancora oggi il vincolo paesaggistico. Questo vincolo risulta confermato anche dal decreto con cui la giunta regionale lo scorso 3 maggio ha respinto il progetto di un vasto campo fotovoltaico a Bagnoli, su 30 ettari di terreno adiacente il Sardellon.

Il comitato regionale per la valutazione d’impatto ambientale ha fatto proprie le osservazioni del Ministero della Cultura, Soprintendenza speciale per il Pnrr, nelle quali si afferma che “non possono essere installati pannelli nella fascia di rispetto tutelata a 50 metri dall’argine dello scolo”. La normativa infatti stabilisce che i corsi d’acqua e le relative fasce di rispetto debbono essere mantenuti integri ed inedificati per una profondità di 150 metri per parte, nel caso di canali e collettori artificiali la profondità delle fasce da mantenere integre ed inedificate si riduce a 50 metri”.

Attraverso l’esposto i due firmatari hanno chiesto la conferma dell’esistenza di questa fascia di rispetto per il Sardellon e se la proprietà dello stabile in costruzione ha in serbo una deroga per poter procedere. Una prima risposta è arrivata dalla Regione, direzione pianificazione territoriale, che ha ribadito che “permane il vincolo paesaggistico per lo scolo Sardellon”, inserito anche nel nuovo elenco dei corsi d’acqua vincolati e parzialmente vincolati. Per quanto riguarda i lavori in corso la Regione rimanda al settore edilizia privata e urbanistica del Comune di Conselve, sul cui territorio è in corso la costruzione dell’edificio. “Dal Comune però, ad oggi non è arrivata alcuna risposta”, concludono Boscarolo e Martinello.

 
 
 

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