giovedì, 21 Settembre 2023
 
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Ecco come racconterebbero la politica a Vicenza Italo Calvino, Umberto Eco e Isaac Asimov

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Il bilancio del Comune e del sindaco Possamai a due mesi e mezzo dalle elezioni

Umberto Eco: il professore avrebbe compiuto 90 anni il 5 gennaio scorso

Se una notte d’estate un viaggiatore bussasse alla porta di Vicenza chi gli aprirebbe e, soprattutto, cosa gli direbbe? O meglio: che città troverebbe? Sorprendente rispetto alle sue attese, oppure talmente chiusa e refrattaria che non abbasserebbe il ponte levatoio? È una metafora di Italo Calvino, del quale è ormai un classico citare le sei parole che caratterizzano questo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza.

Se la leggerezza, in particolare, non è una piuma che cade, ma un airone che vola, è la coerenza quella centrale. Nell’ultima “Lezione americana” – come spiega Marco Belpoliti – Calvino rovescia di colpo le precedenti cinque. Pur vivendo in un mondo diventato leggero, rapido, in cui la visibilità è dominante (sembra che parli di oggi, vero?) la coerenza rimane l’elemento principale con cui affrontare il rapporto con la realtà.

Il grande scrittore Italo Calvino

Il nuovo sindaco Possamai in questi due mesi, seppure dopo una nomina della giunta non velocissima, ha dimostrato alcune di queste parole: rapidità, cerca l‘esattezza interessandosi di una molteplicità di affari: dall’alta velocità all’ex macello, dal parco della pace alle serre del Querini, dai medici de Ferrovieri alle nomine. Qui ha già fatto affermazioni importanti. Una per tutte: portare pace ad Agsm – Aim, perché non si possono rischiare 50 milioni di utili.

Gli obiettano che la giunta ha poca esperienza: e lui risponde che quella precedente ne aveva ancora meno, visto che solo uno aveva precedenti incarichi. Ma, in generale, non sembra preoccuparsi delle critiche. Ha adottato tempi stretti, la velocità gli piace. E s’è dato obiettivi di largo respiro: le sue “linee programmatiche”, coerente con le idee della campagna elettorale, le ha articolate in 12 temi, sviluppati in 36 argomenti, definiti ciascuno da tre obiettivi. Fanno 108 sentieri amministrativi da sviluppare. È vero che ci sono gli assessori a dargli una mano, ma sono comunque tanti. È vero che si tratta di un programma di mandato, ma resta un impegno consistente.

Il maestro della scienza e della letteratura Isaac Asimov

E poi ci sono i 301 piccoli problemi che ha raccolto durante la campagna e che ha promesso di avviare a soluzione, onestamente non di risolvere completamente, nei primi cento giorno di mandato. Che scadono più o meno con la festa dell’8 settembre. Ce n’è da fare, insomma. Umberto Eco la chiamerebbe una “vertigine della lista”.

Serviranno tutte e sei le parole guida di Calvino per raggiungere gli obiettivi prefissati e produrre quei cambiamenti che sono necessari a Vicenza. Sono talmente tanti da poter sembrare fantascienza, invece è solo la realtà che è urgente, anche se la fantascienza – sosteneva Asimov – non è una consolante fantasia ma il racconto di come e quanto l’uomo si adatti ai cambiamenti. E la vita è tutta lì.

Antonio Di Lorenzo

 
 
 

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