L’accusa lanciata dall’associazione “Caminantes” è di quelle che non si possono ignorare. “Treviso è diventata una città gioiello solo per ricchi, la casa un lusso che pochi possono permettersi, mentre la politica sta a guardare” afferma Gaja Righetto, portavoce dell’associazione, che oggi pomeriggio ha manifestato il disappunto e il disagio di fronte alla sede dei servizi sociali del Comune di Treviso, sull’emergenza casa che attanaglia non solo Treviso ma tutta la provincia.
L’associazione ha anche portato il caso di due persone sfrattate, la prima con un debito di 16mila euro accumulato in due anni, ma ancora in una delle case popolari, la seconda, padre di quattro figli, che vive in un albergo perché non sa dove andare dopo lo sfratto, pagando come e quando può, e avendo anche dormito in macchina più di qualche volta.
“Sono situazioni inaccettabili – continua Righetto – sulle quali il Comune deve intervenire, perché siamo stufi di essere rimpallati da una parte all’altra, tra Ater e Comune stesso, in attesa di risposte che non arrivano”.
Righetto punta il dito sulla cementificazione costante della città che però ha portato solo a più supermercati e case di lusso invece di una politica abitativa coerente e funzionale ai bisogni reali dei cittadini.
“Non è un mistero che la spesa pubblica a Treviso per la casa è bassa, circa 5,50 euro pro capite come evidenzia la ricerca di OpenPolis. Chiediamo al comune che sistemi gli 89 alloggi che sono ancora da efficientare, investa questi 8 milioni di euro che servono e dia risposte concrete a persone in seria difficoltà. Non si può pensare che possano intervenire solo le associazioni come Caminantes. I servizi sociali propongono solo soluzioni temporanee senza offrire un percorso alternativo valido a chi si rivolge loro”.
Le questioni sul piatto sono molte, 800 domande per 90 alloggi nella sola Treviso, politiche abitative non esistenti dagli anni ’70 ad oggi, molte case sfitte in città.
“La marea di domande a fronte degli alloggi disponibili – conclude Righetto – la dice lunga sullo stato di salute sociale di questa città. Tutti sappiamo che trovare un affitto a prezzi decenti a Treviso è quasi impossibile anche per una normale coppia che lavora, quindi non prendiamoci in giro e si faccia qualcosa subito. Il sindaco dia risposte”.
E il Sindaco risponde, aprendosi anche al dialogo con i promotori di Caminantes. “Sono tra i sindaci che maggiormente vuole un nuovo piano casa – afferma il primo cittadino – capisco e condivido le tematiche, nessuno vuole e vorrebbe mettere in strada delle persone. Poi dobbiamo fare i conti con investimenti, regolamenti e situazioni da aggiornare. Ho chiesto a gran voce nuove regole per costruire un nuovo piano casa regionale, insieme a tutti gli enti preposti, rigenerando in primis il patrimonio esistente. Ma bisogna mettere mano anche alle regole di assegnazione degli alloggi. Bisogna poi che chi mi provoca capisca anche le regole dell’amministrazione e veda che sono stato tra quelli che più ha restituito alloggi alla comunità, quindi sono sereno. Se vogliono venire a parlarmi sono a disposizione”.