Una vicenda all’attenzione di giornali e tv, ma anche della Procura di Padova che sui due rilevatori di velocità ha aperto un’inchiesta, titolare il sostituto procuratore Benedetto Roberti
Autovelox di Cadoneghe, sempre più caso nazionale. Una vicenda all’attenzione di giornali e tv, ma anche della Procura di Padova che sui due rilevatori di velocità ha aperto un’inchiesta, titolare il sostituto procuratore Benedetto Roberti. Il focus dell’approfondimento giudiziario è sul report che ha poi portato all’installazione e alla successiva attivazione degli impianti. I militari hanno perquisito gli uffici della polizia locale ed hanno sequestrato documentazione e pc. Nei computer sono registrati tutti i dati relativi ai due autovelox, utili agli inquirenti per sviluppare le indagini.
Un avviso di garanzia è stato notificato dai carabinieri al capo (facente funzione) della polizia locale, Gianpietro Moro e a un altro agente. Sono accusati di falso in atto pubblico, proprio per tutta la vicenda che riguarda l’installazione dei dispositivi. Per l’accusa, i due autovelox non sono sarebbero mai stati mai tarati come invece prevede il regolamento del Ministero dell’Interno. I due rilevatori, prima di essere attivati, avrebbero dovuto misurare la velocità di almeno una ventina di mezzi in corsa in un lasso temporale prestabilito così da essere tarati, appunto, per “pizzicare” i veicoli in transito sopra i 50 km orari. Così non sarebbe stato e due vigili urbani si sono trovati indagati per falso ideologico.
“Vorrei chiarire che non è il sindaco che monta gli autovelox – ha ribadito il primo cittadino Marco Schiesaro -. Non abbiamo questo potere. I velox sono stati autorizzati dalla Prefettura e sono stati i residenti, cittadini di Cadoneghe, con 4 esposti a richiederli. Non crediamo nelle multe per “fare cassa”, ma nel rispetto delle regole, soprattutto quando di mezzo c’è la sicurezza delle persone. Stiamo parlando di velocità autostradali raggiunte in zone dove ci sono attraversamenti pedonali, incroci, rotatorie. Ci sono moto beccate ai 125km/h: una follia!”.
Il 22 agosto il colpo di scena e Schiesaro che dichiara: “Avevo dato l’ordine di spegnere gli autovelox, ma qualcuno non mi ha ascoltato ritenendo non opportuno farlo”. Ultimo atto a settembre, quando il sindaco ha annunciato il cambio del responsabile di polizia locale. “Era già previsto – ha detto il sindaco – ma dopo gli eventi di questi mesi ho deciso di accelerare su questo passaggio. Verrà riorganizzato interamente il corpo. Per il resto sono fiducioso del lavoro della magistratura”.