Tra Bottrighe e Cavanella Po, passando per Mazzorno Sinistro, un’area di interesse naturalistico e culturale che andrebbe rivitalizzata.
Il territorio comunale rivierasco, che va da Bottrighe a Cavanella Po, passando per Mazzorno Sinistro, andrebbe rivalutato sotto il punto di vista naturalistico e culturale. Di ciò, in più occasioni, se ne è parlato, ma di fatto, nulla di concreto è uscito dalle proposte e discussioni.
Il percorso del lungo fiume, che abbraccia questi tre centri deltizi, in uno scenario di indiscussa bellezza, area già compresa nel territorio del parco regionale veneto del Delta del Po, potrebbe avere, opportunamente studiato, anche con accordi pubblico-privato, uno sviluppo turistico non indifferente.
A Bottrighe, nella zona golenale di località Squero, dove esite già un alaggio per imbarcazioni, la realizzazione di un autentico approdo turistico, potrebbe diventerebbe motivo per una sosta anche per le imbarcazioni dei turisti tedeschi che spesso navigano lungo l’asta del fiume sino a Venezia. La nascita del futuro museo dedicato al grande aviatore concittadino Umberto Maddalena, la cui abitazione natale è stata acquisita dal comune, potrebbe diventare una meta turistica di sicuro interesse culturale e scolastico.
A Mazzorno Sinistro, l’ex ostello di ricavato dalla ristrutturazione del vecchio edificio che un tempo ospitava le scuole elementari del paese, purtroppo è ancora in attesa di sapere quale futuro avrà, dopo le tristi vicende della prima gestione. Qui, l’attracco turistico realizzato diversi anni orsono, potrebbe diventare anche un utile collegamento con il medesimo ostello.
Non dimentichiamo poi Cavanella Po, in attesa di rinascita da quello che è stato l’autodromo “Adria International Racwey”, attorno al quale potrebbero risorgere nuove iniziative e servizi ad esso collegati. Ci sono infine le antiche chiese di Bottrighe e Mazzorno Sinistro, anche qui motivo di visitazione ed interesse artistico. La stretta vicinanza poi di Adria, dei suoi musei, in primis l’archelogico nazionale, teatri, chiese e monumenti, costituiscono senza dubbio delle ricchezze, tutte da sfruttare.
Roberto Marangoni