sabato, 9 Dicembre 2023
 
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Federalberghi Veneto: “Affitti brevi? Nessuna guerra alla proprietà privata, ma valgano le stesse regole”

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Federalberghi Veneto: “La nostra azione associativa va soprattutto nella direzione di tutelare e sviluppare le attività degli imprenditori”

Affitti brevi? Federalberghi è pronta a chiarire la sua posizione. Il massimo organo di rappresentanza sindacale delle imprese ricettive alberghiere della Regione Veneto, infatti,  precisa che la posizione della federazione non è una lotta nei confronti di un settore specifico o di un prodotto che comunque costituisce una tendenza di mercato molto apprezzata anche dai turisti.

“Quello che la Federazione Regionale, unitamente ai suoi organi nazionali, vuole ribadire – e lo fa da sempre, tiene a precisare – è la necessità di porre le stesse regole per chi opera nel medesimo mercato. E lo chiediamo da sempre, anche in tempi non sospetti, agli organi di governo. La nostra azione associativa va soprattutto nella direzione di tutelare e sviluppare le attività degli imprenditori che finora hanno investito e creduto nel settore dell’ospitalità Italiana, creando occupazione, indotto e distribuito ricchezza sui territori. In secondo luogo crediamo che ai potenziali turisti che visiteranno le nostre destinazioni dovremmo assicurare una esperienza realistica di vacanza dove loro e i residenti delle città fruiscano in modo integrato ed equilibrato del territorio”.

“I temi su cui chiediamo venga posta una chiara e definitiva regolamentazione a questo settore, nulla hanno a che vedere con il diritto alla proprietà privata (anche le strutture alberghiere di fatto lo sono) – spiegano –: l’auspicio è che si ponga l’attenzione su un’attività che è chiaramente di natura imprenditoriale se effettuata, come nel 90% dei casi, al di sopra di un certo numero di appartamenti e con essa tutte le altre attenzioni rispetto ai temi di sicurezza sanitaria e sicurezza personale dell’ospite così’ come già avviene da sempre nel settore ricettivo alberghiero, oggetto di puntuale monitoraggio e controlli”.

“Su questi temi abbiamo trovato condivisione nelle principali organizzazioni sindacali di rappresentanza specifica del settore delle locazioni brevi che con responsabilità hanno convenuto e assunto la consapevolezza che quando si opera nel medesimo mercato, tutti gli operatori hanno il dovere di garantire la massima attenzione a questi aspetti non secondari dell’accoglienza ed operare nel rispetto della legalità”.

E conclude: “E’ evidente che questo vuoto normativo, che colmare è insindacabilmente una piena responsabilità della politica, rischia di far scadere il tema in sterili polemiche partorendo oltretutto dei provvedimenti che da un lato non tengono conto di realtà specifiche territoriali e dall’altro rischiano di scontentare tutti come purtroppo di fatto si sta verificando”.

 
 
 

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