Il ministero rassicura che si sta pensando a una soluzione “tampone” per arginare il problema, sollevato da un’interrogazione della Lega
Le segnalazioni arrivano da tempo un po’ da tutto il Veneto orientale: da San Donà a Jesolo, fino a Portogruaro, nonché nei Comuni dell’entroterra. I canali della Rai, specie di sera, non si vedono. La questione è stata raccolta dalla deputata noventana della Lega, Giorgia Andreuzza, che ha presentato un’interrogazione, ponendo la vicenda all’attenzione del ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Da quest’ultimo, adesso, è arrivato un primo intervento per porre fine alla problematica. Ad annunciarlo il sottosegretario Maura Bergamotto, che ha risposto in commissione all’interrogazione. Il ministero si è mosso dando “parere tecnico positivo temporaneo, nelle more del passaggio al DVB-T2, all’attivazione di un impianto operante nel Comune di Jesolo sul canale 30 in deroga al PNAF19”. Bergamotto ha aggiunto che la Rai “ha confermato che l’impianto è stato attivato” e “questo dovrebbe segnare il superamento delle criticità evidenziate”.
Segnale Rai, il ministero assicura controlli sulla risoluzione del problema

Il ministero comunque assicura l’impegno dei suoi ispettori per intervenire, “su richiesta o a campione, per verificare la copertura del segnale”. Bergamotto ricorda anche che, “in merito alla piattaforma tecnologica satellitare la Rai utilizza la piattaforma gratuita Tivùsat e, con riguardo a quelle zone del territorio nazionale non raggiunte completamente dal digitale terrestre, deve fornire una smart card della stessa piattaforma, senza costi aggiuntivi agli utenti che siano titolati a farne richiesta. Si prevede che il passaggio alla tecnologia DVB-T2, ormai molto prossimo, previsto per i primi mesi del 2024 risolverà gran parte dei problemi di ricezione locale, di interferenza o disturbo del segnale televisivo”. Nel frattempo, come si legge nella risposta scritta agli atti della commissione Telecomunicazioni della Camera e visionata dalla ‘Dire’, “saranno adottate tutte le misure idonee a garantire la migliore e più diffusa fruizione del servizio da parte dell’utenza”.