Le consigliere di opposizione Heidi Crocco e Chiara Tasso: “Nessuna comunicazione alle famiglie”
Aumentano i buoni della mensa scolastica e cala il gradimento del servizio. A darne notizia, nelle loro pagine Facebook, le consigliere dell’opposizione Heidi Crocco e Chiara Tasso. È il terzo aumento, da quando l’attuale amministrazione è in carica, che porta il costo del pasto giornaliero da 4,40 euro a 5,20 euro.
“In questo ultimo anno soprattutto il servizio mensa è stato molto scadente, i genitori hanno segnalato a più riprese all’amministrazione diverse criticità, sia relative alla qualità del cibo che al servizio di scodellamento” – afferma la Tasso – “l’amministrazione ha sempre sminuito il problema. Il Sindaco e l’assessore Sommacampagna di fatto hanno dato dei bugiardi alle famiglie negando le problematiche e affermando che va tutto bene. Veniamo poi a scoprire che a giugno c’è stata un’ispezione dell’Usl nelle mense della Collodi e della Giovanni XXIII, per il quale il Comune è stato sanzionato. Ma nessuno ha pensato di darne comunicazione, ovviamente”.
Gruppi di genitori, da subito, hanno chiesto al sindaco e all’amministrazione se ci fossero novità a partire da settembre, se il servizio avrebbe subito variazioni, ma non hanno ricevuto nessuna risposta.
“Scopriamo per puro caso che, in pieno agosto, la Giunta ha approvato un aumento, portando il costo del pasto a €5.20. Il rammarico sta nel fatto che l’aumento è stato attuato senza darne alcuna comunicazione alle famiglie, sperando che la cosa passasse inosservata”.
Una riunione urgente per l’aumento del servizio mensa a Cavarzere
Come Commissione Mensa, dunque, i genitori hanno chiesto la convocazione urgente della Commissione stessa per poter discutere di tutte le problematiche e avere anche delucidazioni in merito all’aumento. La riunione si è tenuta mercoledì 30 agosto.
“È emerso un ragionamento puramente matematico, che non tiene in alcun modo conto dell’impatto che questo provvedimento avrà sulle tasche delle famiglie cavarzerane con bambini che usufruiscono della mensa” – continua la Tasso – “oltretutto non sono previsti sconti per chi ha due figli che usufruiscono del servizio! Un’amministrazione non può pensare di amministrare in questo modo scaricando il peso addosso alla cittadinanza. C’è una perdita di contatto con la realtà”.
“La situazione al momento è così, senza alcuna previsione per gennaio 2024 (l’aumento riguarda il periodo settembre – dicembre) ma è destinato ad aumentare da gennaio se l’amministrazione non decide di affrontare seriamente la questione” – afferma – “è un aumento troppo corposo che pesa enormemente sul bilancio famigliare. Stiamo parlando oltretutto di un aumento che avviene dopo un anno pieno di segnalazioni e lamentele, per un servizio che non soddisfa le famiglie”.
L’opposizione: “L’aumento è una scelta esclusivamente politica”
Ad oggi, il cibo arriva dal centro cottura di Boara, poiché il centro cottura di Cavarzere non esiste più.
“In consiglio comunale, come gruppo consigliare del PD, avevamo proposto di pensare ad una convenzione con l’IpabDanielato, dotata di cucina interna, per la fornitura dei pasti che, preparati qui in loco avrebbero senz’altro uno standard qualitativo più elevato. La proposta è stata bocciata senza nemmeno prenderla in considerazione”.
“Qualsiasi motivazione adottata dall’amministrazione non può bastare a giustificare un simile provvedimento” – conclude – “aumentare il costo del pasto è una scelta esclusivamente politica. L’amministrazione si attivi quanto prima per riformulare i costi e dimostrare comprensione e vicinanza a tutte quelle famiglie con bambini, già pesantemente provate”.
Benedetta Cesaro