Per i tre giovani è stata ottenuta la custodia cautelare in carcere per la loro indole violenta, xenofoba e con intenzioni di spedizioni punitive
Tre giovani poco più che ventenni, sono indagati dalla Procura di Rovigo per tentato omicidio plurimo come presunti responsabili delle esplosione avvenute in condominio di Adria lo scorso 31 marzo e in un villaggio vacanza di Rosolina.
I tre, residenti nel rodigino, avevano nel primo caso collocato e fatto esplodere verso le 22 un ordigno artigianale che aveva infranto i vetri della porta d’ingresso al piano terra e le finestre del piano ammezzato, distruggendo completamente l’androne, gli oggetti presenti, e sventrando le porte di tre appartamenti.
Il 29 luglio in piena notte hanno lanciato altro materiale esplodente in prossimità degli appartamenti del villaggio Tizè di Rosolina Mare, causando tre esplosioni.
In entrambi gli episodi nessuno era rimasto ferito, ma per i tre giovani è stata ottenuta la custodia cautelare in carcere per la loro indole violenta, xenofoba e con intenzioni di spedizioni punitive, oltre che per le modalità di azione particolarmente accorte.
Nella vicenda è indagato un militare per rivelazione di segreto d’ufficio e sono state eseguite perquisizioni e sequestri nei confronti dei tre ventenni e di altre due persone.
