Valle Millecampi, da oltre 10 anni è rimasto inutilizzato, ora la Provincia vuole valorizzarlo
Un centro di didattica ambientale, attività sportive e turismo a basso impatto. È questo il cuore del progetto che ha convinto la Provincia ad affidare la gestione del Casone delle Sacche alla cooperativa Villa Roberti di Brugine che si è così aggiudicata così il bando pubblico per il quale erano pervenute tre proposte. La Provincia cercava un partner idoneo per la valorizzazione di questo importante patrimonio dell’ente e che ne garantisse la fruizione pubblica. Avamposto padovano sulla laguna, il Casone delle Sacche si trova nel contesto della valle Millecampi. Da oltre dieci anni, da quando il Comune, che lo aveva in concessione, lo ha restituito alla Provincia, è rimasto completamente inutilizzato. Per alcuni anni è diventato un recapito postale per le Guardie forestali, poi neanche più quello.
“La cooperativa Villa Roberti vanta un’eccellente esperienza nella programmazione, organizzazione e gestione di attività culturali – spiega Daniele Canella, vicepresidente della Provincia con delega al Patrimonio – nonché nella gestione di immobili culturali pubblici e privati. Inoltre, la gestione economico-finanziaria ha dimostrato la sostenibilità, se si considera la conservazione del complesso immobiliare e il coinvolgimento della comunità locale”.
La concessione avrà una durata di tre anni, con la possibilità di estenderla per altri due anni. Nella convenzione, la Provincia si riserva la possibilità di utilizzare gratuitamente l’immobile per almeno dieci giorni all’anno, oltre a impegnarsi nel sostenere gli interventi di manutenzione straordinaria. Il concessionario si occuperà invece della manutenzione ordinaria e della guardiania, conun rimborso annuo di 15 mila euro per le spese sostenute.
“Questa collaborazione segna un passo importante verso la riapertura di questo patrimonio culturale e naturale – aggiunge Canella – che sarà valorizzato garantendo la fruizione pubblica. Questo progetto prendere vita su basi solide, coinvolgendo la comunità, sostenendo l’economia locale e la qualità culturale e turistica di un’area geograficamente complessa e per questo unica”.
L’assegnazione rappresenta un primo passo per il rilancio dell’area della gronda lagunare di Conche, patrimonio Unesco dal 1987, la cui gestione e valorizzazione non è però mai partita. In questi decenni più che un’opportunità si è rivelata quasi un peso per tutti gli enti coinvolti che non si sono mai mossi secondo quello che dovrebbe essere un indispensabile coordinamento. Già il fatto che la Provincia, dopo tanti anni, abbia scelto di pubblicare il bando per il Casone delle Sacche proprio mentre l’attività politica locale era sospesa per le elezioni amministrative e distratta dalla campagna elettorale non è parso a molti così opportuno. La Provincia ha poi la proprietà anche del Casone Millecampi, sul quale continua a investire risorse ma che è praticamente abbandonato a se stesso. Il Comune, che ha invece in gestione i Casoni della Fogolana – che sono chiusi da due anni – e la Spiaggetta della Boschettona, con la nuova amministrazione sta cercando di pianificarne l’ennesimo rilancio.
Alessandro Cesarato