Gli ambientalisti sottolineano un aspetto in particolare: vi sono centinaia di migliaia di metri quadrati di cemento che si “mangiano” la pianura
I progetti degli insediamenti logistici continuano ad essere al centro del dibattito, soprattutto nel Conselvano la cui storia annovera interventi di una certa entità sul territorio, poi archiviati con scarso successo e pesanti conseguenze sia sul fronte economico che su quello ambientale. Gli ambientalisti sottolineano un aspetto in particolare: vi sono centinaia di migliaia di metri quadrati di cemento che si “mangiano” la pianura in una delle province che già fa i conti co un alto indice di consumo del suolo. Ma gli amministratori locali, a partire dai sindaci, ribattono che si tratta di interventi urbanistici pianificati già da molti anni e i proprietari dei terreni sono intenzionati a far valere le proprie aspettative. Sullo sfondo si staglia la legge regionale sul consumo del suolo, sulla cui efficacia non mancano dubbi.
“L’era dei poli logistici” sta segnando alcune fra le più rilevanti iniziative urbanistiche del territorio, a partire dalla vicina Tribano dove è prevista la costruzione di una piattaforma per logistica da 148 mila metri quadrati che negli ultimi mesi ha infiammato il dibattito politico locale e sollevato interrogativi sull’impatto di questi insediamenti che si stanno moltiplicando in provincia. E’ stato questo il punto di partenza dell’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico di Conselve con esponenti regionali e tecnici per approfondire un tema controverso. Il consigliere regionale Andrea Zanoni e l’architetto Alessandro Calzavara dell’Associazione degli Urbanisti e pianificatori ambientali hanno snocciolato i dati dell’ultimo rapporto Ispra sul consumo del suolo, compresa la situazione locale mettendo in evidenza in particolare le criticità che presenza la legislazione regionale in materia. “In particolare quelle che non sono state colmate dalla legge regionale 14 del 2017 – ha ricordato Zanoni – la parte riguardante le deroghe. Questo produce un vero e proprio assalto al suolo: partito in Veneto e a Padova in modo elevato negli ultimi anni”. Sono state quindi esposte le conseguenze economiche e sociali molto rilevanti che il consumo di suolo produce.
Attraverso la testimonianza del sindacalista Massimo Cognolatto, Cgil, è stata data voce al mondo del lavoro: le enormi difficoltà che si producono nelle aziende senza adeguate misure di welfare per la casa e i trasporti, il rischio di caporalato e di contratti precari e sottopagati. Vanessa Camani, consigliere regionale Pd, ha aggiunto: “Manca completamente una regia regionale che abbia l’ambizione di governare con responsabilità l’espansione del comparto logistico. E troppo spesso i Comuni decidono senza il necessario coinvolgimento della comunità locale”.
“Chiediamo agli amministratori locali maggiore informazione – ha concluso Isabella Buniolo, segretaria del Pd di Conselve – per coinvolgere la cittadinanza, perché manca una consapevolezza da parte dei nostri amministratori locali, dai quali invece vorremmo delle risposte chiare”.