venerdì, 1 Dicembre 2023
 
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E’ di Bottrighe il miglior sommelier del Veneto: si chiama Federico Domeneghetti

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Al secondo posto del concorso regionale Enrico Panizzuti di Venezia e terzo classificato Aldo Naddeo di Verona

Federico Domeneghetti, ventiseienne di Bottrighe, è il miglior sommelier 2023 del Veneto. Ciò è avvenuto alla fiera Longarone, nel bellunese. Al secondo posto del concorso regionale Enrico Panizzuti di Venezia e terzo classificato Aldo Naddeo di Verona. Grande soddisfazione per il giovane sommelier bottrighese, per papà Floriano, già dipendente autista di Croce Verde Adria, mamma Fiorella Rizzi e naturalmente per i tanti amici, dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero “Cipriani” di Adria, lavora al prestigioso Belmond Hotel Cipriani di Venezia.

“Arrivare fin qui- ha detto soddisfatto Domeneghetti- è sempre una grande emozione perché faccio il sommelier di professione, la stagione è lunga ed impegnativa ed il tempo di studiare è sempre poco, però si cerca sempre di dare il massimo con tutti questi ragazzi che sono tutti bravi e mi aiutano a migliorare giorno dopo giorno”.

“Devo dire– conclude Federico- grazie all’Ais, l’associazione italiana sommelier nazionale, del Veneto e a tutte le persone che mi stanno vicino. Questo è un grande sogno che si realizza, fatto di sacrifici, di notti insonne, di tanto duro lavoro, ma anche di grandi vini e grandi bevute, perché il vino è questo…sudore e gioia allo stesso tempo”.

Per Giampaolo Breda, presidente di Ais Veneto è “Una competizione importante quella di Longarone che ha visto sfidarsi questi re campioni sino all’ultima goccia di vino. Abbiamo visto decantazione, degustazione, riconoscimento di distillati, un percorso duro ed impegnativo, però i ragazzi si confrontano tra di loro e studiano insieme con grande spirito di gruppo e senso di appartenenza. Queste sono occasioni fondamentali, non solo concorsi regionali, ma anche ai master che vengono fatti su prosecco, raboso, per i ragazzi stessi, per far acquisire loro autorevolezza, responsabilità, consapevolezza per promuovere e valorizzare sempre più questo straordinario prodotto che è una colonna importante del settore agroalimentare, ma anche della nostra economia”.

Roberto Marangoni

 
 
 

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