martedì, 28 Novembre 2023
 
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Gli investitori stanno abbandonando i titoli e acquistando Bitcoin? E acquistano anche Bitcoin Minetrix, la cui prevendita è da record

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È il momento giusto per acquistare Bitcoin? Gli investitori dicono di sì e puntano anche su questo clone di BTC.

L’idea di un “bene rifugio” non è certo nuova. Da tempo gli investitori cercano asset in grado di mantenere o aumentare il loro valore in periodi di incertezza. Storicamente, i titoli del Tesoro degli Stati Uniti sono stati considerati il rifugio per eccellenza perché offrivano un tasso di rendimento fisso se detenuti fino alla scadenza. Inoltre la loro sicurezza era garantita dal fatto che l’unico motivo per cui non si sarebbe ricevuto indietro il capitale investito sarebbe stato se il governo degli Stati Uniti fosse fallito…

Data la bassa probabilità che questo evento si verifichi, gli investitori hanno versato capitali nei titoli del Tesoro degli Stati Uniti per decenni, in modo particolare ogni volta che la situazione dei mercati finanziari diventava incerta.

Inversione di tendenza

Tuttavia, negli ultimi due anni sta accadendo qualcosa di strano: i titoli del Tesoro degli Stati Uniti stanno iniziando a perdere il loro appeal come bene rifugio. Se questa tendenza continua, costringerà gli investitori a ricalibrare il modo in cui concepiscono il rischio e l’allocazione di capitale.

Un esempio è rappresentato dal TLT – l’ETF dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti – che è sceso di circa il 16% da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e di un ulteriore il 3% dopo lo scoppio del conflitto in Israele e nella Striscia di Gaza.

Il fatto che i titoli del Tesoro degli Stati Uniti abbiano perso valore dopo questi eventi geopolitici non sarebbe necessariamente degno di nota se tutti i prezzi degli asset scendessero collettivamente. Si potrebbe dare la colpa alle macro condizioni del mercato, ad alcune azioni della Federal Reserve o sostenere che gli investitori sono stati spaventati dai conflitti.

Ma non è questo ciò che è accaduto.

Nello stesso periodo in cui TLT sta perdendo valore, il prezzo del Bitcoin continua a salire. Gli investitori sembrano considerare la più celebre tra le criptovalute come il nuovo bene rifugio. In un certo senso, gli investitori stanno vendendo i titoli per comprare Bitcoin.

Da quando è iniziato il conflitto tra Russia e Ucraina, il prezzo del Bitcoin è aumentato di circa il 50%. Dall’inizio del conflitto in Israele e Palestina, è ulteriormente salito di circa il 24%. Non solo il Bitcoin è aumentato in modo significativo in entrambi i periodi ma si è comportato in modo diametralmente opposto a TLT.

Un nuovo modo di intendere Bitcoin

Lo scenario e la percezione di Bitcoin sono cambiati in modo drastico negli ultimi anni. Senza fare troppi giri di parole, è ormai evidente come gli investitori stiano iniziando a riconoscere che BTC non è più (ammesso e non concesso che lo sia mai stato…) un “asset a rischio” bensì un bene rifugio sicuro.

La criptovaluta ha già dimostrato di essere una scelta sicura passando attraverso il primo anno della crisi pandemica. Ma molte persone, compresi alcuni degli investitori più intelligenti sul mercato, avevano liquidato questa performance del prezzo come un’anomalia. Invece adesso, ogni giorno che passa, rende sempre più difficile ignorare questa realtà.

Prendiamo l’esempio di Larry Fink, CEO di Blackrock. In precedenza aveva definito il Bitcoin un “modo per riciclare denaro” ma, negli ultimi mesi, ha cambiato la sua opinione e ha recentemente dichiarato che rappresenta “un rifugio di alta qualità”.

Il ruolo del Bitcoin come il rifugio sicuro

Bitcoin offre certezza e prevedibilità, indipendentemente da ciò che accade nel mondo. Che ci sia pace o guerra e che ci troviamo in regimi monetari restrittivi o accomodanti, nulla influenzerà la produzione di 900 BTC al giorno (fino al prossimo halving). A quel punto la produzione sarà di 450 BTC al giorno per i successivi 4 anni.

Questo livello di prevedibilità è estraneo ai mercati finanziari, poiché il sistema tradizionale è ora un terreno instabile di supposizioni e inesattezze umane.

Oltre alla certezza fornita da Bitcoin tramite la sua politica monetaria, il protocollo decentralizzato consente a chiunque di effettuare audit del sistema in qualsiasi momento. Questa possibilità sta diventando sempre più importante mano a mano che i mercati finanziari diventano più incerti.

Ma al di là di queste considerazioni è l’andamento degli investimenti che conferma l’inversione di tendenza. I flussi di capitale suggeriscono che i trader stanno perdendo la loro fiducia nei confronti dei titoli del Tesoro e aumentando quella nei confronti di Bitcoin. Questo fenomeno potrebbe rappresentare uno dei cambiamenti più significativi nei mercati finanziari degli ultimi decenni.

Se Bitcoin cresce, anche Bitcoin Minetrix ne trae vantaggio

Un nuovo progetto – Bitcoin Minetrix – sta suscitando un entusiasmo persino superiore alle più rosee aspettative, visto che la sua prevendita ha raggiunto quota 2,5 milioni di dollari in un mese, ponendo fine alla seconda fase.

Non è difficile ipotizzare che la terza si concluderà entro pochi giorni, ovvero quando verrà raggiunta la cifra di 3,1 milioni di dollari, davvero a portata di mano.

Ma perché gli esperti mostrano grande fiducia in Bitcoin Minetrix? Il merito è della sua piattaforma di cloud mining decentralizzata che consentirà agli investitori comuni di guadagnare ricompense di mining in Bitcoin semplicemente facendo lo staking dei token BTCMTX.

Agli albori di Bitcoin, il mining era semplice da realizzare. Con la crescente popolarità delle criptovalute è aumentata anche la difficoltà dell’operazione. Le CPU sono state presto sostituite dalle GPU, che a loro volta sono state rimpiazzate dagli ASIC.

Oggi, l’industria del mining è monopolizzata da aziende ricche, con hardware molto costosi e che combinano la loro potenza computazionale formando pool di mining e ottenendo ricompense di mining sempre più ricche. Attualmente, il 50% dell’hash rate globale di Bitcoin è di proprietà di Foundry e Antpool, due pool di mining.

Era quasi impossibile per gli investitori comuni entrare in questo sistema. Finora.

La soluzione del cloud mining

Bitcoin Minetrix si è posto l’ambizioso obiettivo di democratizzare il processo di mining, così da permettere agli investitori di noleggiare solamente una parte della potenza computazionale.

Come? Acquistando i token BTCMTX e facendone lo staking in un contratto intelligente basato su Ethereum. In cambio, otterranno crediti di mining non trasferibili di cui fare il burning per avere tempo di cloud mining o una percentuale sui rendimenti. In entrambi i casi si portano a casa ricompense passive in Bitcoin.

Il sistema Stake-to-Mine di Bitcoin Minetrix diventerà particolarmente utile durante il prossimo ciclo rialzista. Se il prezzo di Bitcoin salirà, le ricompense di mining in BTC ottenute attraverso il progetto potrebbero diventare una fortuna per gli investitori.

Truffe addio

Il cloud mining ha iniziato a guadagnare popolarità già nel 2013. Purtroppo molte delle prime piattaforme a vedere la luce avevano problemi di centralizzazione quando non addirittura intenti fraudolenti.

Anche le aziende oneste, costringevano comunque i clienti a sottoscrivere contratti a lungo termine con importanti investimenti in denaro. Tutto questo scoraggiava spesso gli investitori, poiché alla fine raramente il gioco valeva la candela.

La dashboard di Bitcoin Minetrix garantisce decentralizzazione e trasparenza a tutto il processo, permettendo agli utenti di tracciare i propri crediti di mining, la potenza e le ricompense guadagnate. Inoltre, l’approccio tokenizzato consente di togliere dallo staking e vendere in qualsiasi momento i propri token.

Tra l’altro non è nemmeno necessario attendere il lancio della piattaforma per cominciare a guadagnare ricompense. Si può fare lo staking di BTCMTX già durante la prevendita e godere di un APY del 276%.

Il progetto vanta anche una solida tokenomica, che prevede l’assegnazione del 42,5% dell’offerta totale di token per il finanziamento dell’operazione di mining, il 7,5% per le ricompense di blocco e un ulteriore 15% per quelle per la comunità. Il restante 30% sarà utilizzato per gli sforzi di marketing del progetto.

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