Il capolavoro di Shakespeare rivisitato dalla drammaturga e regista Giovanna Cordova, sul palco giovani attori veneti
A oltre 500 anni dalla composizione, la tragedia dei due amanti di Verona rimane un paradigma ineguagliabile, drammatico e commovente, dell’amore. Ma anche una celebrazione ancora attualissima dei sentimento totalizzanti dei giovani. Per questo è una vera sfida la rilettura che, dall’opera tra le più note e rappresentate del Bardo, ha liberamente tratto Giovanna Giovanna Cordova, regista e autrice di drammaturgie teatrali. La piéce, presentata in prima nazionale al Teatro Olimpico di Vicenza nei mesi scorsi, nuova produzione di “Tema Cultura”, andrà ora in scena martedì 14 novembre (inizio alle 20.30) al Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso con la collaborazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.
All’Accademia “Carlo Goldoni” del TSV si è diplomato l’attore Francesco Lunardi, a cui Giovanna Cordova ha affidato il ruolo del servo dei Montecchi, mentre Linda Atzori, giovane attrice formatasi alla scuola di teatro “Tema Cultura Academy”, darà voce alla serva dei Capuleti. I due servi introducono e chiudono lo spettacolo teatrale, unici personaggi che dimostrano un’empatia profonda con i due infelici innamorati, interpretati da Leo Coppetta (Romeo) e Caterina Baccicchetto (Giulietta), giovanissima attrice trevigiana, allieva di “Tema Cultura Academy”, che il pubblico televisivo ha apprezzato nel ruolo di Emma nelle due stagioni della fiction di Rai Due “Volevo fare la rockstar”. Ora Caterina è tornata al teatro, il suo primo amore.
La regista: “Romeo e Giulietta soli come i ragazzi d’oggi”
Il capolavoro di Shakespeare viene rivisitato da Giovanna Cordova senza tradire la liricità del testo originale. La vicenda, il cui racconto è affidato ai due servi dei Capuleti e dei Montecchi, è rappresentata con un ritmo incalzante e scandisce i tempi nei quali la colloca Shakespeare (cinque giorni). A dare forza all’azione sarà il “Coro”, che trasforma la scena e si “trasforma” a sua volta, impersonando tutti i personaggi della tragedia. A comporlo gli allievi di “Tema Cultura Academy”: Leonardo Sartore, Sebastiano Maselli, Matteo Rossetto, Marco Menoncello, Anastasia Breedveld Bortolozzo, Costanza Pezzato, Beatrice Rigato, Ada Okuroglu e Adele Soligo.
Al centro del racconto ci sono i due giovani amanti, della stessa età dei personaggi shakesperiani (tredici anni Giulietta, sedici Romeo), che arrivano a togliersi la vita per amore, ma non solo. “Sullo sfondo del loro innamoramento, appare chiaro il disagio esistenziale, il sentirsi incompresi e non accettati, avversati delle rispettive famiglie e da un ambiente sociale che li condanna – sottolinea Giovanna Cordova – Sono “canne al vento”, soli, esattamente come i giovani d’oggi, soprattutto in questo complesso momento storico. Attualmente tra gli adolescenti il suicidio è la seconda causa di morte in Europa. Una tragedia generazionale che coinvolge, ogni anno, circa 1200 ragazzi, nella fascia d’età 10-19 anni: tre al giorno. Lo spettacolo, nella narrazione che precede la fine violenta dei due protagonisti, segna e sottolinea una serie di concause che, insieme alla fragilità di Romeo e Giulietta, rendono plausibile il tragico epilogo”.
Dagli Stones ai Pink Floyd, colonna sonora rock
A rendere più potente il racconto, la parte musicale, con i grandi nomi del rock degli anni ’60 e ’70, dai Rolling Stones ai Led Zeppelin, Dire Straits, Pink Floyd ed Eagles, per rievocare il senso di smarrimento della generazione di allora. Disagio pronto ad evolversi in rabbia e rivolta nei confronti di una società nella quale non si riconoscevano, proprio come i protagonisti del dramma shakespeariano. Musiche “cult” su cui sono costruite le coreografie ideate da Silvia Bennet, che conferma anche con questa produzione la sua collaborazione con l’associazione “Tema Cultura”, così come Gianluca Cioccolini rinnova la creazione del disegno luci.
Per lo spettacolo del 14 novembre il biglietto d’ingresso costa 10 – 15 euro, in vendita al botteghino del “Mario Del Monaco” (Corso del Popolo, 31 – Treviso), oppure online nel sito web del Teatro Stabile del Veneto.