martedì, 28 Novembre 2023
 
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Treviso, viola il divieto per minacciare la vittima

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Nuovi guai per l’uomo accusato di essere il mandante dell’incendio alla Carrozzeria Roggia nel capoluogo della Marca

Incendio

Non avrebbe potuto uscire dal comune di San Biagio di Callalta. Invece, non solo più volte si è recato a Treviso, ma, in almeno una occasione, l’ha fatto per minacciare le sue vittime.

Siro Girardi era sottoposto all’obbligo di dimora perché sotto processo per l’incendio doloso alla Carrozzeria Roggia di Treviso. L’uomo, all’epoca dei fatti 47enne, è accusato di essere mandante del rogo scoppiato il 10 giugno del 2020 nell’officina, provocando oltre 650mila euro di danni: tramite altre due persone, di cui un pregiudicato legato alla Mala del Brenta, avrebbe incaricato un quarto soggetto di appiccare le fiamme, per vendicarsi della famiglia dell’ex moglie dopo la separazione da quest’ultima. La carrozzeria, infatti, è di proprietà dell’ex suocero. Tutti e quattro sono stati identificati e denunciati.

Il provvedimento restrittivo impediva a Girardi di allontanarsi dal luogo di residenza, se non per comprovate esigenze che non potevano essere soddisfatte nel comune (ad esempio, una prestazione medica all’ospedale). La Squadra Mobile della Questura di Treviso, però, ha accertato come l’uomo abbia violato il divieto a più riprese per raggiungere il capoluogo, senza reale giustificazione. Non solo, in almeno un caso, è andato a cercare gli ex parenti minacciandoli. Per questo la misura è stata ora convertita in arresti domiciliari.

 
 
 

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