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Mercato agricolo
19.09.2025 - 12:38
L’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner
Il latte veneto continua a correre. I dati diffusi da Veneto Agricoltura confermano che l’andamento positivo dei prezzi medi alla stalla non si è arrestato neppure nel primo semestre del 2025. Se lo scorso anno la quotazione media annua si era chiusa a 52,73 euro per ettolitro (esclusi Iva e premi), quest’anno la curva è salita ancora, sfiorando quota 60 euro (+15%). Un trend che segue l’onda lunga dei rialzi europei, con crescite anche oltre il 20% in Paesi come Irlanda, Belgio e Danimarca.
“Il prezzo resta alto e questo è sicuramente un sostegno per le nostre stalle – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner – ma non possiamo pensare che basti a risolvere i problemi del settore. Gli allevatori devono ancora fare i conti con mercati instabili, cambiamenti climatici e spese quotidiane in aumento. Per questo la Regione continuerà a sostenere chi investe in qualità, innovazione e benessere animale”.
Il quadro regionale mostra differenze tra province: Padova guida la classifica con 69,49 euro per ettolitro, seguita da Treviso (65,25), Belluno (65,04), Vicenza (60,74) e Verona (59,55). Per queste ultime tre realtà si tratta dei livelli più alti mai registrati dal 2010.
Nonostante il buon momento dei prezzi, la produttività del comparto lattiero-caseario veneto ha registrato un calo dell’1,2% nei primi sei mesi dell’anno, in linea con il dato nazionale. I caseifici e le cooperative scendono a 27 (erano 30 nel 2023), con una concentrazione soprattutto tra Vicenza e Belluno.
Il settore però resta trainato dalle esportazioni: l’Unione Europea si conferma leader mondiale per i formaggi e, tra gennaio e maggio 2025, anche l’Italia ha visto crescere le vendite all’estero, in particolare per i freschi e i Grana.
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