Debora Scalzo ospite a Verona per il Cinema & Impresa Festival: il cinema come strumento di rivoluzione culturale

La regista e scrittrice interverrà in due panel all’Università di Verona, raccontando il potere del cinema nel promuovere dialogo sociale e narrazioni femminili

Adamo Chiesa

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08.11.2025 - 12:15

Debora Scalzo a New York

Sarà Debora Scalzo, regista e scrittrice, una delle protagoniste del Cinema & Impresa Festival di Verona, in programma il 13 e 14 novembre 2025. L’evento, che unisce cinema, innovazione e cultura, mira a costruire un dialogo tra arte, istituzioni, ricerca e impresa. Scalzo interverrà presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona in due panel di rilievo: il 13 novembre, “Rivisitare il Femminile: Archetipi, Stereotipi e Trasgressioni nella Narrazione Contemporanea”, e il 14 novembre, “Il futuro di Lombroso”. Da sempre impegnata nel raccontare storie di donne e verità scomode, la regista rifletterà su come il cinema possa diventare uno strumento di riscatto, identità e rivoluzione culturale, capace di abbattere barriere e stimolare il dialogo tra pubblico e società. Reduce dal successo internazionale del docufilm Paolo Vive, dedicato al giudice Paolo Borsellino, Scalzo si prepara ora a una nuova sfida con Oltre la Divisa, film dedicato all’Arma dei Carabinieri e alla storia di Agata, una giovane donna vittima di mafia. Si tratta di un’opera che unisce poliziesco antimafia e dramma sentimentale. «Il cinema non deve solo raccontare, ma scuotere. Deve avere il coraggio di dire ciò che molti evitano di vedere. È lì che nasce la rivoluzione culturale», afferma Scalzo, confermandosi come una delle registe italiane più attente al cinema sociale e civile, capace di trasformare ogni opera in un manifesto di libertà e consapevolezza.

Scalzo interverrà presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona in due panel di rilievo: il 13 novembre, “Rivisitare il Femminile: Archetipi, Stereotipi e Trasgressioni nella Narrazione Contemporanea”, e il 14 novembre, “Il futuro di Lombroso”.

Da sempre impegnata nel raccontare storie di donne e verità scomode, la regista rifletterà su come il cinema possa diventare uno strumento di riscatto, identità e rivoluzione culturale, capace di abbattere barriere e stimolare il dialogo tra pubblico e società.

Reduce dal successo internazionale del docufilm Paolo Vive, dedicato al giudice Paolo Borsellino, Scalzo si prepara ora a una nuova sfida con Oltre la Divisa, film dedicato all’Arma dei Carabinieri e alla storia di Agata, una giovane donna vittima di mafia. Si tratta di un’opera che unisce poliziesco antimafia e dramma sentimentale.

«Il cinema non deve solo raccontare, ma scuotere. Deve avere il coraggio di dire ciò che molti evitano di vedere. È lì che nasce la rivoluzione culturale», afferma Scalzo, confermandosi come una delle registe italiane più attente al cinema sociale e civile, capace di trasformare ogni opera in un manifesto di libertà e consapevolezza.