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Padova. Apre all’Arcella la Casa delle Donne

Un punto di riferimento per attività sociali e culturali con l'obiettivo di dare  assistenza legale e psicologica alle donne vittime di violenza sostegno a problematiche di genere e accoglienza.

Applausi, sorrisi e tanta felicità: la consegna delle chiavi della nuova sede della Casa delle Donne di Padova è il lieto fine di un percorso iniziato tre anni fa. Dal mese di ottobre 2019, infatti, un gruppo informale di donne si è riunito periodicamente con l’idea di avviare un percorso verso l’apertura di una Casa delle donne in città. Una realtà presente in molte città italiane e del mondo. Ciascun luogo ha la propria storia, i propri criteri di gestione, le proprie regole, a seconda del periodo in cui è nata e a seconda delle specificità sociali e politiche della città che la accoglie. Costituiscono una Rete che le collega tramite incontri periodici, iniziative e progetti condivisi. Nell’autunno del 2021 la Casa ha concorso all’assegnazione della gestione di un edificio da parte del Comune di Padova e ha ottenuto la concessione dell’utilizzo dell’edificio sito in via Bettella 2/ter a Padova. Un'operazione di riqualificazione del quartiere come racconta il Vicesindaco Andrea Micalizzi "La nostra città deve dare sempre più spazio a tipo di politiche. Sono sicuro che tutte le attività che svolgerete  saranno un punto di riferimento importante per la città. Abbiamo scommesso in questo tipo di iniziativa perché dare uno spazio significa dare gli strumenti: una sede per poter lavorare e dove poter ricevere le persone. Dobbiamo sempre associare un'idea, un pensiero, un valore ad un'azione concreta. E questa è l'azione concreta che oggi facciamo" Con l’apertura di una propria sede, la Casa delle Donne di Padova potrà incrementare la sua attività e meglio raggiungere i suoi scopi. L’associazione, infatti oltre a continuare a dare assistenza gratuita legale e psicologica alle donne vittime di violenza, si propone di svolgere una programmazione culturale che valorizzi e diffonda la storia, le competenze e il punto di vista femminile e femminista sulla società. Inoltre alcuni spazi liberi potranno essere autogestiti da gruppi spontanei e da gruppi organizzati. Sara Busato
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