mercoledì, 1 Maggio 2024
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Addio al distretto di polizia Euganeo

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Polizia-di-stato-ruoliEste abbandona il distretto di polizia municipale Euganeo Estense. Questa realtà era nata nel 2010, e se fino settembre poteva contare sui Comuni di Este, Lozzo Atestino, Ospedaletto Euganeo, Villa Estense, Sant’Urbano e Vo’, sei anni fa i numeri erano ben maggiori: quindici Comuni stretti in una sola convenzione, per un totale di oltre 60 mila abitanti e 261 chilometri quadrati da presidiare.

Nel tempo il distretto ha perso le municipalità del distaccamento solesinese, quindi ha dovuto salutare quelle dell’Unione dei Colli Euganei, ha raccolto non pochi malumori (l’ultimo è quello di Ospedaletto Euganeo) fino all’epilogo atestino. Spiega il sindaco Roberta Gallana: “Si tratta di una decisione indispensabile per poter mettere mano all’accordo: la recessione unilaterale comporterà la possibilità di modificare i termini della convenzione che, ad oggi, sono decisamente migliorabili. Il nostro obiettivo è avere un contingente maggiore di agenti che siano presenti lungo le strade, non per fare multe ma soprattutto per presidiare il territorio e svolgere, anche attraverso la loro semplice presenza, un ruolo di prevenzione. La convenzione con questi Comuni alla fine non si è rivelata funzionale: ci sono molti obblighi di tipo burocratico e pochi vantaggi, inoltre Este si trovava penalizzata e con una minore presenza degli agenti in città”.

La Gallana avanza la volontà di “ripensare alle modalità di collaborazione, magari riequilibrando le quote, le presenze degli agenti e la distribuzione delle contravvenzioni”. La scelta di Este non è in realtà definitiva, anche se difficilmente la municipalità atestina ritornerà sui suoi passi: “Il recesso viene proposto adesso ma in ogni caso la convenzione resterà valida fino al 31 dicembre: abbiamo tempo sino a quella data per trovare soluzioni diverse che siano in grado di accontentare sia le esigenze dei Comuni limitrofi che quelle di Este, sempre tenendo conto della priorità assoluta che è quella di garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Non è escluso che nel fare questa ricognizione per nuove formule di collaborazione intercomunale nel campo della polizia municipale, non si possano individuare nuovi partner, magari comuni più grandi e dotati di un organico di agenti significativo”.

 

 

Nicola Cesaro