mercoledì, 1 Maggio 2024
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Movida a rischio?

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Una raccomandata inviata dal comandante della polizia locale, Michele Tiozzo, a tutte le associazioni di categoria, a inizio febbraio, ha informato delle nuove norme in vigore relative alla somministrazione di alcolici sulla spiaggia dopo le 20 di sera. La legge 120 del 29 luglio 2010 stabilisce infatti che nei locali sulla spiaggia la somministrazione di bevande alcoliche non possa avvenire prima delle 17 e dopo le 20. La violazione del divieto comporta sanzioni amministrative da 5.000 a 20.000 euro e con due violazioni distinte nel corso di un biennio scatta la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio. Ne consegue che, per la prossima estate, l’intrattenimento danzante e musicale con la somministrazione di alcol, all’interno degli stabilimenti balneari, dovrà fermarsi categoricamente alle 20.
Addio dunque spritz serali dopo le 20 in riva al mare o feste sulla spiaggia organizzate dai chioschi sull’onda della movida notturna. Ma forse una scappatoia ancora c’è: per beneficiare di autorizzazioni in orario diverso lo stabilimento balneare dovrebbe ottenere il parere di agibilità dalla Commissione di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo (secondo l’articolo 80 del Tulps).
Nel frattempo anche l’Ascom, all’interno della quale opera anche l’associazione locali di intrattenimento, sta cercando una scappatoia: “Da una prima lettura della normativa — spiega il presidente Ascom, Giorgio Perini — capiamo che per la prossima estate agli stabilimenti balneari non potranno essere concesse autorizzazioni accessorie di intrattenimento musicale dopo le 20 e che chi vuol proporre intrattenimento di questo tipo in orario serale dovrà sottoporsi al vaglio della Commissione spettacolo e cioè dotarsi di tutte le caratteristiche dei locali da ballo. Ringraziamo il comandante Tiozzo per aver sollevato il problema con largo anticipo sulla stagione, così da permettere una serena discussione e il tempo di cercare soluzioni. Siamo però preoccupati perché molte delle attività di musica nella nostra spiaggia si protraevano oltre le 20 ed erano autorizzate come attività accessorie”. Lo stop ai beach party, agli spritz hours e alle feste sulla sabbia dopo le 20 potrebbe ricadere sull’attrazione turistica dell’intera città, che negli ultimi anni aveva giocato con successo la carta dell’intrattenimento giovanile, con inevitabili riflessi sull’economia e sull’occupazione. “Ci attiveremo da subito — spiega il presidente — per affrontare il nodo con i nostri tecnici e verificare se esistano delle vie d’uscita che al momento facciamo fatica ad intravvedere”.