sabato, 27 Aprile 2024
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Padova, un appello dal CSV per l’accoglienza: servono alloggi e mezzi

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Padova e Ucraina, dal CSV una proposta: aboliamo il roaming per le sim ucraine

Flag of Ukraine

Ad un mese dall’inizio del conflitto in Ucraina a seguito dell’invasione russa, il Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo, nel suo lavoro di coordinamento delle azioni di aiuto delle associazioni del territorio e in costante contatto con la Prefettura, la Questura, i Comuni e il Consolato onorario di Ucraina per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige rilancia un appello per favorire l’accoglienza delle persone che stanno scappando dalla guerra.

Il flusso di persone in arrivo è in costante aumento e i posti disponibili per l’accoglienza nell’ambito della rete CAS – Centro di Accoglienza Straordinaria sia a Padova che a Rovigo si stanno velocemente esaurendo.

E’ fondamentale che tutti gli Enti del Terzo Settore – associazioni, cooperative sociali, fondazioni – e anche i cittadini segnalino la disponibilità di interi appartamenti da poter mettere a disposizione da subito – attraverso regolari contratti di affitto e comodato – per il sistema strutturato di accoglienza.

Le disponibilità possono essere segnalate al CSV di Padova e Rovigo preferibilmente attraverso il modulo presente sul sito www.csvpadovarovigo.org: https://forms.gle/vxPhSGm5qwYyGq8Z8 o direttamente ad uno degli Enti del Terzo Settore che fanno parte dell’accoglienza CAS.

Un’ulteriore necessità urgente è quella di recuperare mezzi di trasporto per persone e volontari per favorire il trasferimento delle persone che arrivano per lo più senza mezzi propri tra le strutture adibite all’accoglienza – punti tampone, prefettura, hub di Monselice o alloggi.
Anche in questo caso l’appello è rivolto in via prioritaria agli Enti del Terzo Settore, in particolare a quelli già impegnati in servizi di trasporto sociale.
La disponibilità può essere segnalata al CSV tramite il modulo trasporti, presente sempre sul sito internet del Centro: https://forms.gle/JiKfqLtbubnUpXrm9

Il CSV di Padova e Rovigo è inoltre impegnato nel mettere in contatto le disponibilità di cittadini e associazioni con le persone che richiedono aiuto, nell’ottica di facilitare la comunicazione e consentire un’accoglienza diffusa e organizzata. Negli ultimi giorni il CSV – tra le varie azioni – ha messo in contatto alcune persone ucraine con le associazioni che si occupano di alfabetizzazione L2 e ha dato supporto ad associazioni i cui volontari stanno ospitando piccoli nuclei familiari arrivati attraverso contatti pre-esistenti.

Grazie agli incontri organizzati con le associazioni sia di Padova che di Rovigo per coordinare le azioni di accoglienza – con oltre 100 partecipanti – il CSV ha raccolto un cospicuo elenco di associazioni disponibili da subito per attività ludico-educative per minori, associazioni che hanno a disposizione vestiario per bambini e donne, associazioni aderenti alla rete degli Empori della solidarietà che hanno generi alimentari e di prima necessità da mettere a disposizione per chi è arrivato in Italia e per le famiglie che stanno ospitando.
I prossimi due incontri saranno organizzati online il 30 marzo alle 17 per le associazioni di Padova e il 31 marzo alle 17 per le associazioni di Rovigo.

 

L’impegno del CSV di Padova e Rovigo è in linea con il DL 21 marzo 2022 n. 21 entrato in vigore il 21 marzo in serata sulle misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.

Il provvedimento, tra le altre cose, prevede misure specifiche volte al coordinamento delle attività di assistenza e accoglienza a seguito della crisi ucraina, stabilendo che il Dipartimento della protezione civile è autorizzato a definire forme di accoglienza diffusa da attuare mediante i Comuni, gli enti del Terzo Settore, i Centri di servizio per il volontariato, le associazioni e gli enti religiosi, nonché a definire forme di sostentamento per l’assistenza delle persone titolari della protezione temporanea che abbiano trovato autonoma sistemazione.

 

Il Presidente del CSV Luca Marcon, nel ringraziare le associazioni che finora si sono spese per l’accoglienza rilancia con una proposta indirizzata al Governo e alle compagnie telefoniche:

“Il CSV crede fortemente che la strada deve essere quella dell’accoglienza diffusa e della presa in carico della persona nel suo insieme. La differenza la possono fare anche le piccole attenzioni. Per questo alcuni giorni fa ho lanciato una proposta concreta. C’è una cosa che gli Stati e le compagnie telefoniche possono fare, un piccolo gesto, che tutti i cittadini europei hanno e che si potrebbe fare domattina. Non farebbe cessare la guerra, ma porterebbe sollievo e non poco, a tutte quelle persone che dall’Ucraina sono scappate loro malgrado: estendere il roaming della telefonia mobile alle sim ucraine alle stesse condizioni dei cittadini UE. Sembra poco. Ma quel telefono che portano con sé è l’unico legame che hanno con i loro cari e il principale strumento che hanno, una volta arrivati in Italia o in altri paesi europei, per prendere i primi contatti per l’accoglienza. Per cui concediamo agli ucraini il roaming della telefonia mobile subito”.