martedì, 21 Maggio 2024
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Vicenza, presunta bestemmia in Consiglio. Colombara: “Macchina del fango” e annuncia querele

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Sulla frase di Colombara in Consiglio comunale a Vicenza s’è acceso il confronto: “Nessuna bestemmia”

Raffaele Colombara
Il consigliere comunale di Vicenza Raffaele Colombara

E’ la notizia di cui s’è discusso, tra condanne e sorrisetti, nei corriodoo di palazzo Trissino a Vicenza. Vale a dire la presunta bestemmia pronunciata da Raffaele Colombara ai microfoni del consiglio comunale giovedì pomeriggio. C’è chi, dalla sponda della maggioranza, è pronto a giurare che l’abbia davvero pronunciata.

L’interessato, naturalmente smentisce con vigore e promette querele. S’è affidato a un messaggio che ha fatto circolare sui cellulari e postato su Facebook, spiegando che si tratta di allucinazioni uditive, nate dalla confusione del momento che ha travisato un “caro” effettivamente pronunciato. Colombara rivolta le accuse e parla solo della “macchina del fango” usata nei suoi confronti.

“Trovo davvero paradossale – spiega nella sua nota Colombara – dover intervenire pubblicamente per stigmatizzare quello che in queste ore la “macchina del fango” ha prodotto nei miei riguardi. Facciamo un passo indietro. Ieri pomeriggio, durante un Consiglio Comunale estremamente teso, a fine intervento ho pronunciato la seguente frase “vòtatela tu questa delibera” unita NON da una “bestemmia”, come insinuato da qualcuno, ma da espressione “caro”, così come confermato dai colleghi consiglieri che erano seduti vicino a me.

Un’espressione certamente sbagliata, non controllata, non voluta, frutto della tensione, e che mi scuso per aver comunque pronunciato. Il microfono doveva essere spento, dal momento che avevo già concluso il mio intervento e aveva preso parola il presidente, ma così non è stato. Da lì è iniziata una querelle fatta di accuse da parte degli esponenti della maggioranza che hanno cercato di imputare al sottoscritto la “bestemmia”.

In 15 anni di impegno amministrativo al servizio della mia città non ho mai assistito ad un livello così basso di dibattito. Una macchina del fango che ha solo l’obiettivo di aizzare l’odio contro qualcuno così da distogliere l’attenzione da quello che è il vero problema di questa amministrazione: l’assoluta mancanza di risoluzione dei problemi.

Quattro anni di mandato – prosegue Colombara spostando l’attenzione sull’aspetto politico – con tante, troppe promesse mai mantenute (caso simbolo il passaggio di Anconetta, dove si continua ancora oggi a prendere in giro i cittadini), una città più isolata, più sporca, più insicura; quartieri completamente abbandonati, traffico impazzito, Aim distrutta, migliaia di cittadini ancora privi di medico di base, ed un’assoluta mancanza di qualsivoglia prospettiva positiva per il futuro.

Sono costretto, in un modo di far politica che odio profondamente e per tutelare non tanto la mia figura quanto l’onore ed il valore della verità, a procedere nel querelare chiunque creda di poter trarre beneficio dalla calunnia.

Nei miei anni di amministrazione, prima da consigliere di maggioranza e poi di minoranza, ho sempre lavorato mettendo unicamente al centro del mio operato il bene dei cittadini. Ho sempre creduto, e profuso energie, nei valori della giustizia e dell’onestà. Non ho mai tratto alcun beneficio personale da questo impegno e non posso tollerare che si getti alla gogna, addirittura insultando il mio lavoro come insegnante così come fatto da un assessore a mezzo Facebook, il mio servizio.

È vero, forse appartengo ad un’altra “generazione politica” dove il dibattito, anche se con posizioni dure e differenti, era concentrato unicamente sulla risoluzione dei problemi dei cittadini. Una politica che non mancava mai del rispetto per la persona, lontana dal suo ruolo.
Oggi non è più così.
Ma non piegherò la testa e incrementerò il mio impegno.

Vicenza merita di più.
Per davvero”.