lunedì, 29 Aprile 2024
HomePadovanoPadovaPadova, giovane specializzanda in ginecologia in Sierra Leone

Padova, giovane specializzanda in ginecologia in Sierra Leone

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Giovane specializzanda in ginecologia di Selvazzano Dentro, parte per Freetown, in Sierra Leone, insieme al Cuamm

Sara Mercanzin, di Selvazzano Dentro, ha 28 anni e si sta specializzando in ginecologia. Prenderà il volo domani verso la Sierra Leone, con destinazione Freetown, dove lavorerà con Medici con l’Africa. Trascorrerà un periodo di 6 mesi, inserita nel progetto Jpo (Junior Project Officer) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa, riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

“Ho sempre desiderato partire. Ho scelto ginecologia anche perché ho sempre pensato che con la mia specialità fosse più facile lavorare in contesti a basse risorse, dove sento potrò trovare un senso personale e professionale. – racconta Sara – Spero, con questa esperienza, di imparare a trovare l’essenzialità delle cose, per comprendere davvero cosa è necessario e cosa no, soprattutto nel mio lavoro. Voglio sperimentarmi per comprendere se questa può essere la mia strada di vita”.

Sierra Leone

Il Cuamm è presente in Sierra Leone dal 2012, anno in cui inizia a operare nel distretto di Pujehun. Allo scoppio della terribile epidemia di Ebola nel 2014, decide di rimanere a fianco della popolazione locale e il distretto di Pujehun è il primo a essere dichiarato “Ebola Free”. Da marzo 2016, il Cuamm accetta la richiesta del Ministero della Sanità del paese per intervenire anche a Freetown, la capitale, e rilanciare il Princess Christian Maternity Hospital, dove andrà Sara, la principale maternità che, con i suoi 125 posti letto, è un punto di riferimento e compie oltre 6.500 parti all’anno. La lotta alla mortalità materno-infantile è la nuova sfida da vincere, nel paese con il tasso più alto al mondo di mortalità di mamme e bambini. In questa direzione si inseriscono anche i nuovi interventi nelle aree di BontheBo e Makeni, sia a livello ospedaliero, che territoriale.

Cambiamenti climatici; siccità, Covid-19; la guerra in Ucraina. Un terribile circuito vizioso dove povertà, malattia e miseria determinano altra povertà, malattia e miseria. La vita in Africa è una corsa ad ostacoli, una salita accidentata dove fatiche si sommano a fatiche e pesi a pesi, con il rischio finale di rimanere schiacciati, con il rischio che a pagare siano sempre e solo i più poveri, e le fasce più deboli, mamme e bambini. La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.