domenica, 28 Aprile 2024
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Il “Maggiordomo di Comunità”: un ponte tra tradizione e innovazione

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Il 21 marzo prenderà servizio il “Maggiordomo di Comunità” presso i Comuni di Sandrigo e Bressanvido: un supporto per districarsi tra le procedure online.

Nell’era digitale in cui viviamo, l’accesso ai servizi online è diventato un elemento essenziale per la vita quotidiana. Tuttavia, per molte persone, soprattutto per la fascia più anziana della popolazione, navigare attraverso le procedure online può rappresentare una sfida. È qui che entra in gioco il nuovo servizio di “Maggiordomo di Comunità”, un’iniziativa congiunta della Fondazione QuVi (Comunità vicentina per la qualità di vita), dei Comuni di Sandrigo e Bressanvido e di Cisl Vicenza, che mira a fornire supporto pratico e assistenza personalizzata per facilitare l’accesso ai servizi online e alle risorse digitali. 

Un aiuto concreto

Questo innovativo progetto, che sarà attivo ogni 1° e 3° giovedì del mese presso il Comune di Sandrigo e ogni 2° e 4° giovedì del mese presso la sede di Bressanvido, si propone di colmare il divario digitale offrendo ai cittadini una guida esperta nell’utilizzo di servizi come lo SPID, l’attivazione della Carta d’Identità Elettronica (Cie), il pagamento digitale, l’home banking e altro ancora. La pandemia ha accentuato la necessità di adattarsi a nuove modalità di accesso ai servizi, spesso digitali, e il “Maggiordomo di Comunità” si presenta come una risorsa preziosa in un momento di profondi cambiamenti. La chiusura temporanea delle scuole e degli asili, insieme alla diffusione del lavoro agile e dello smart working, ha reso evidenti le sfide quotidiane che molte persone, soprattutto anziane, devono affrontare nel mondo digitale. 

Un servizio gratuito per tutti

Il servizio, fortemente voluto dalle amministrazioni comunali di Sandrigo e Bressanvido e completamente gratuito per i cittadini, offre un approccio personalizzato e umanizzato nell’affrontare le sfide della digitalizzazione. «Lo sportello nasce da comprovate necessità e situazioni di disagio manifestate, dovute ad una carente dimestichezza con la tecnologia – sottolinea il sindaco di Sandrigo Marica Rigon -. Il servizio viene in aiuto a coloro che hanno necessità di avere supporto concreto nello svolgimento di alcune pratiche online o di essere orientati a specifici servizi. Ringrazio i partner del progetto che hanno creduto e investito consapevoli di offrire un prezioso servizio alla cittadinanza».

«La spiccata sensibilità dell’amministrazione comunale di Bressanvido verso le tematiche sociali e l’attenzione alle nuove modalità per conoscere, attivare ed usufruire dei servizi, hanno evidenziato quanto il divario digitale possa mettere in difficoltà alcune persone nelle attività di tutti i giorni – commenta il sindaco di Bressanvido, Luca Franzè -. Per questo abbiamo condiviso e con soddisfazione costruito una rete virtuosa con un partenariato forte e di spessore, che possa dare una risposta concreta efficace e gratuita a tutti i cittadini affinché la conoscenza e l’accesso alle prestazioni sia largamente diffusa ed equa».

«Il “Maggiordomo di Comunità” rappresenta un’importante risposta alle sfide contemporanee, un ponte tra la tradizione dell’assistenza diretta e l’innovazione digitale. In questo momento di cambiamenti significativi, la nostra priorità è garantire un accesso equo ai servizi di protezione sociale, soprattutto per coloro che si trovano in situazioni di fragilità – dichiara il presidente di Fondazione QuVi, Sante Bressan -. Questo progetto riflette il nostro impegno e dei nostri partner locali nel favorire l’inclusione sociale e nell’offrire un supporto concreto alla nostra Comunità. Il “Maggiordomo di Comunità” riporta l’attenzione sulla rilevanza del welfare di prossimità e del lavoro in rete pubblico privato e il coinvolgimento dei cittadini nel processo di miglioramento della qualità di vita».

«Cisl ha deciso di partecipare a questo progetto mettendo in campo una persona con competenze specifiche perché in questa prima fase è fondamentale un’analisi del bisogno e un monitoraggio costante delle richieste – spiega il segretario generale Cisl Vicenza, Raffaele Consigli -. Crediamo che sia un servizio importante che possa essere esteso anche in altre aree del vicentino. Questa è una prima sperimentazione».