lunedì, 29 Aprile 2024
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Sei i candidati in corsa per la poltrona di sindaco a Bassano

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Al netto di nuovi ingressi o ritiri saranno sei i candidati e almeno una quindicina le liste che li supportano, espressione di partititi politici, ma anche di civiche

Al netto di nuovi ingressi o ritiri, alle amministrative fissate per l’8 e il 9 giugno saranno sei gli aspiranti primi cittadini tra i quali gli elettori di Bassano del Grappa potranno scegliere. Una quindicina almeno le liste che li supportano, espressione di partititi politici, ma anche di civiche.

In questa tornata elettorale, il centrodestra bassanese si presenta spaccato in tre gruppi. Non sono bastati mesi di  intense trattative e interlocuzioni anche accese a  livello regionale, provinciale e locale per riuscire a trovare la quadra e affrontare le consultazioni cittadine uniti. C’è quindi la coalizione che propone il sindaco uscente Elena Pavan, che si presenta sempre con la sua civica, con il sostegno di Fratelli d’Italia ma senza quello della Lega con la quale è stata tesserata per 13 anni.

Il partito di Matteo Salvini, a Bassano, si propone agli elettori in coalizione con Forza Italia, Italia Viva e la rinata Democrazia Cristiana–Popolari per Bassano, ma non ha riconfermato Elena Pavan. Ha infatti scelto di puntare su Nicola Finco, attuale vicepresidente del consiglio regionale, per il ruolo di primo cittadino, incassando l’appoggio degli altri tre alleati.Di conseguenza, hanno fatto un passo indietro Mariano Scotton (Forza Italia) e Gianni Castellan (Italia Viva),  inizialmente presentatisi singolarmente come candidati sindaco delle rispettive forze politiche.

E si definisce di centrodestra anche la civica Impegno per Bassano, da anni presente in città. Il candidato sindaco è il suo leader, Roberto Marin (ex vicesindaco della giunta Pavan) al quale il gruppo Azione Bassano ha garantito il proprio appoggio.

Sul fronte opposto, ovvero in casa centrosinistra, il Partito Democratico ha mantenuto salda l’alleanza con la civica Bassano Passione Comune. Insieme sostengono Roberto Campagnolo (vicesindaco dell’amministrazione guidata da Riccardo Poletto) nel ruolo di primo cittadino. Al fianco delle due liste, si sono schierati anche il Movimento 5 Stelle e  Più Europa; entrambe le formazioni condividono le linee guida e i valori della coalizione.

Hanno deciso di correre insieme, ma separati dal resto del centrosinistra, la civica  Bassano per tutti e Europa Verde. Il loro candidato sindaco è Paolo Retinò (portacolori della prima) cheanticipando tutti sul tempo, lo scorso autunno, aveva annunciato ufficialmente la sua discesa in campo.

Novità assoluta di questa tornata elettorale, che peraltro coincide con quella delle Europee, è la lista “è il Momento”. Costituita perlopiù da giovani impegnati nell’ambito civico, debutta sulla scena sostenendo l’ex dirigente scolastico Gianni Zen a primo cittadino. Una corsa, al momento, in solitaria che si propone di avviare un nuovo corso nell’amministrazione cittadina slegato dalle logiche partitiche e di potere.

Questo dunque dovrebbe essere l’assetto per le amministrative cittadine sulle quali sono puntati gli occhi di tutto il Veneto e non solo. Dopo Rovigo, Bassano è seconda  città in Regione per  numero di abitanti al voto il prossimo giugno. E sarà anche un banco di prova per i nuovi schieramenti, una sorta di “laboratorio” come è stato più volte definito a livello politico.

Nel frattempo, la campagna elettorale prosegue senza esclusione di colpi, soprattutto nel centrodestra dove, fin da subito, è mancata la convergenza sulla scelta dei candidati. Per settimane, i partiti si sono ritrovati allo stesso tavolo senza mai giungere ad un sintesi; alla fine, ognuno è andato per la propria strada. Cinque anni fa, la coalizione affrontò compatta la tornata elettorale assegnando al primo turno la vittoria al sindaco Pavan. Quest’anno,  in considerazione della frammentazione, è probabile che si andrà al ballottaggio per eleggere il primo cittadino.