lunedì, 13 Maggio 2024
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Unioni Civili, a Pianiga i primi casi di obiezione di coscienza

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unioni civiliIn Italia la legge Cirinnà sulle Unioni Civili nonostante il primo passaggio con l’approvazione al Senato, deve ancora entrare in vigore, ma già scoppiano in Riviera i primi casi di obiezioni di coscienza fra i sindaci. I casi sono quelli dei primi cittadini di Pianiga e Campagna Lupia e cioè Massimo Calzavara e Fabio Livieri. ll sindaco Calzavara esponente del Nuovo Centrodestra è chiaro sull’argomento.

“Sinceramente – dice Calzavara che di professione è avvocato – un caso del genere non mi si è ancora presentato davanti, perché la legge non è ancora in vigore. Penso però che se mi dovesse capitare, delegherò l’incombenza ad un semplice funzionario comunale. Io non vorrei celebrare quella specie di matrimonio”. Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri è sulla stessa linea con qualche distinguo. “Cercherò – spiega Livieri – di delegare questo compito ad un consigliere ad hoc, per non farlo io. Personalmente sono contrario ad unire in un surrogato del matrimonio persone dello stesso sesso. Quindi cercheremo una persona che vorrà assolvere questo impegno volontariamente. Se non ci fosse nessuno che vuole farlo, certo non mi sottrarrò al mio dovere di funzionario pubblico”.

A malincuore insomma. Di fatto però, se la legge sarà perfezionata con i passaggi a Camera e Senato, i comuni non potranno certo rifiutarsi dall’applicarla. Ci sarà nel diritto di famiglia un nuovo istituto specifico per le coppie omosessuali, che è stato definito appunto Unione Civile. E’ un istituto diverso dal matrimonio che è regolato dall’articolo 29 della Costituzione, ma che si può equiparare al matrimonio per diritti e doveri previsti. Per stipulare un’Unione Civile, le due persone devono essere maggiorenni e recarsi con due testimoni da un ufficiale di stato civile e cioè in Comune e di solito il sindaco. L’ufficiale provvede alla registrazione. Come nel matrimonio, “le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dall’Unione Civile deriva, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Per scioglierla si deve ricorrere al divorzio. “L’equiparazione al matrimonio – dice Livieri – è già stata scongiurata, togliendo alle Unioni Civili l’obbligo di fedeltà e non includendo la “Stepchild adoption”. Speriamo ulteriori modifiche siano fatte. Ora la legge personalmente mi crea un problema di coscienza.”

 

Alessandro Abbadir