sabato, 27 Aprile 2024
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Decreto fermo pesca a Chioggia, Armelao: “Premiato l’impegno”

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Il Sindaco di Chioggia Armelao commenta il decreto fermo pesca e le problematiche legate al Mose: “Premiato l’impegno di questi mesi”

Chioggia

Decreto Fermo pesca: si è concretizzata nel decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) la concessione di una maggior flessibilità per le imprese della pesca, flessibilità richiesta dallo stesso sindaco Armelao in due incontri con la Direzione generale della pesca del Mipaaf, a cui è seguita una nota del 3 dicembre scorso, citata nel testo del decreto stesso. Per mitigare i danni legati all’attivazione delle paratoie del sistema Mose, infatti, nel 2022 le attività a strascico, in particolare rapidi, divergenti e volanti, potranno scegliere, di volta in volta, se praticare l’attività di pesca in regime giornaliero oppure orario.

“Soddisfazione per il decreto sul Fermo pesca 2022 che tiene in considerazione, per la prima volta, la specificità del comparto della Laguna di Venezia e le problematiche legate al Mose – afferma il Sindaco di Chioggia Mauro Armelaole ripetute interlocuzioni con la Direzione generale della pesca del Mipaaf sono state quanto mai utili a far comprendere che le imprese operanti nei Compartimenti marittimi di Chioggia e Venezia hanno bisogno di un sistema più flessibile che permetta loro di modificare la scelta tra “ore” e “giornate”, in concomitanza con le aperture e le chiusure delle paratoie del Mose, che impediscono le normali manovre di entrata e uscita dal porto”.

“La soluzione individuata nel decreto – aggiunge il sindaco Mauro Armelaopermetterà alle nostre imbarcazioni di svolgere l’attività di pesca senza dover ridurre l’operatività più di quanto non venga già richiesto dalle regole internazionali che, attraverso i fermi aggiuntivi e continuativi, stanno contraendo anno dopo anno il lavoro dei nostri pescatori con lo scopo di trovare un nuovo punto di equilibrio tra sforzo di pesca, stato delle risorse e dinamiche commerciali. L’impegno di questi mesi è stato premiato. A cavallo tra novembre e lo scorso dicembre – ricorda il primo cittadino – sono stato due volte a Roma per evidenziare al ministero tutti i disagi in cui si trovano i nostri pescatori, spesso costretti a rimanere a terra o addirittura, a non poter rientrare dalla battuta di pesca in mare, essendo le bocche di porto bloccate: nella politica i colloqui diretti che sto portando avanti sono importantissimi, per esprimere al meglio le criticità e le possibili soluzioni da adottare. Mi risulta sia la prima volta che, in un decreto di questo tipo, venga citata la lettera di un sindaco.

Caro gasolio. I pescatori intendono rimettere idealmente nelle mani del Sindaco Armelao le proprie licenze di pesca, in segno di protesta

Il Sindaco Mauro Armelao li accoglierà giovedì 10 marzo alle ore 11.00 di fronte al Municipio: “L’augurio è che la stessa attenzione dimostrata dal governo centrale sulla problematica del Mose possa essere riposta anche sulle altre emergenze che affliggono il settore, prima tra tutte quella legata alla corsa inarrestabile del prezzo del gasolio, che sta mettendo a serio rischio la sostenibilità delle imprese. Stamattina ho ascoltato le difficoltà della nostra marineria chioggiotta, che questa settimana non è uscita in mare, assieme allo stop dei pescherecci delle altre marinerie italiane, per lo stato di agitazione. Ho dato loro la mia massima disponibilità a difendere le istanze del mondo della pesca e ad andare a Roma se necessario – conclude il primo cittadino – ora le categorie stanno preparando una lettera, che firmerò anch’io, da inviare al presidente Zaia, affinché sia presentata alla Conferenza Stato-Regioni, per sollecitare al governo centrale interventi urgenti, al fine di scongiurare la scomparsa di un comparto che dà lavoro ad un indotto di migliaia di famiglie”.

Emanuele Mazzaro, Direttore del Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia: “Il Mercato Ittico all’ingrosso di Chioggia esprime assoluta ed incondizionata solidarietà ad armatori e pescatori della nostra marinerie e di quelle di tutta Italia protagoniste questa settimana di ‘fermo’ causato dall’aumento indiscriminato del prezzo del carburante. I pescatori sono gli unici custodi del mare e meritano il sostegno nostro e di tutte le istituzioni. Anche noi chiediamo un rapido intervento da parte del Governo per mitigare gli effetti di questo aumento dei prezzi che  rischia di assestare un colpo mortale a migliaia di imprese, colpire le famiglie e la filiera dell’ottico oltre a e danneggiare anche l’immagine turistica delle comunità costiere”.