domenica, 28 Aprile 2024
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Mirano, il graticolato romano è un pericolo costante

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Il sindaco: “È un problema molto complesso perché ogni 700 metri ci sono degli incroci e metterli in sicurezza e soprattutto controllare la velocità delle macchine è molto difficile”

L’incidente dello scorso 10 giugno in cui ha perso la vita il piccolo Andrea Marigo, 12 anni, di Campocroce di Mirano nello scontro con un autoveicolo mentre in bicicletta attraversava l’incrocio tra via Don Orione e via Viasana, oltre ad aver scosso notevolmente l’animo dei cittadini ha anche riacceso i riflettori sulle problematiche legate alla sicurezza sul Graticolato Romano. Andrea era un bambino buono e socievole, figlio di genitori modello, aveva appena concluso l’anno scolastico e si apprestava a vivere le vacanze estive in totale spensieratezza, con la famiglia e gli amici ma un destino crudele purtroppo lo attendeva su quella strada e l’ha strappato via all’affetto dei suoi cari.

L’area in questione, l’antico appoderamento romano che prevedeva un grande ager suddiviso in centuriae quadrate di 710.40 metri, pari a 2400 piedi si contraddistingue per un sistema di percorsi viari perpendicolari che suddividevano gli agri centuriati e comprende una vasta area del territorio miranese. Le strade, a tutt’oggi, si caratterizzano per la scarsa ampiezza delle carreggiate e per il susseguirsi di incroci, uno dopo l’altro, tutti elementi che, uniti al traffico talvolta intenso e all’alta velocità con cui viene percorsa da alcuni automobilisti, le rendono particolarmente insidiose.

Nel caso del giovane Andrea non sembra essere stato quest’ultimo il fattore che ha determinato l’incidente ma gli interrogativi sulla sicurezza restano.

“Il tema è discusso da tanto tempo – spiega il sindaco di Mirano Tiziano Baggioè un problema molto complesso perché ogni 700 metri ci sono degli incroci e metterli in sicurezza e soprattutto controllare la velocità delle macchine è molto difficile. In ogni caso abbiamo disposto controlli serrati ed effettueremo qualche intervento mitigativo. Ci siamo incontrati con i sindaci di Santa Maria di Sala, Pianiga e con la Città Metropolitana per valutare eventuali iniziative comuni. Avrebbe poco senso intraprendere iniziative limitate esclusivamente al Comune di Mirano anche se possono essere utili. Ci stiamo lavorando”.

Riccardo Musacco