lunedì, 29 Aprile 2024
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Allarme povertà a Camposampiero: trenta famiglie in crisi. L’appello e l’impegno di Caritas e Comune

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Comune e Caritas interparrocchiale delle parrocchie di San Pietro San Marco, Rustega e Santuari Antoniani si sono incontrati per un momento di scambio e condivisione. Il Comune ha assicurato il proprio aiuto

la sindaca Katia Maccarrone

Alcune settimane fa la Caritas interparrocchiale ha lanciato un appello per aiutare le famiglie che vivono una situazione di grande disagio per quanto concerne la casa: sono circa una trentina. Gli stessi volontari dell’associazione nei vari Consigli parrocchiali della cittadina Antoniana hanno riferito di una decina di casi di sovraffollamento e una quindicina di sfratti annunciati anche se ancora non esecutivi.

Le richieste per affrontare la povertà economica ed educativa delle famiglie di Camposampiero sono infatti, in continuo aumento. Anche in considerazione degli aumenti di beni di prima necessità, dell’ l’inflazione che cresce e a fronte della perdita di valore degli stipendi.  Con il rischio che i tanti casi diventino una vera e propria emergenza.

Una situazione di urgenza che ha spinto nei giorni scorsi il Comune e la Caritas interparrocchiale delle parrocchie di San Pietro San Marco, Rustega e Santuari Antoniani si sono incontrati per un momento di scambio e condivisione.

I commenti

“La rete sociale rimane il modo giusto per affrontare le problematiche sociali – hanno concordato la sindaca Katia Maccarrone, la consigliera alle Politiche sociali Rosella Guin, il parroco di San Pietro don Claudio Bosa (ndr da settembre è stato assegnato a una parrocchia di Castelfranco Veneto) e i rappresentanti di Caritas, oltre alle assistenti sociali del comune presenti all’incontro -. Da anni il progetto “Per una società che accolga e includa” si occupa di famiglie con figli in età giovane, per offrire opportunità di aiuto nei compiti scolastici, di supporto allo studio e di aiuto economico per la frequenza della Scuola dell’Infanzia. E’ un fronte importante per affrontare la povertà educativa, oltre che economica, che si riscontra in molte situazioni familiari. Si tratta di una delle fragilità presenti nel tessuto sociale dei nostri territori”.

Tanti i casi, le difficoltà e le tematiche sollevate nel corso dell’incontro. Tra tutti la situazione di forte disagio vissuta in particolare dalle donne, soprattutto straniere, sole con figli o da persone uscite dal circuito lavorativo o, in altri casi, da persone che stanno vivendo varie dipendenze o problemi psichici più o meno marcati.

“Ci troviamo in una sorta di prima linea in cui serve l’azione di tutti – afferma la sindaca Maccarrone -. Il servizio professionale di assistenza sociale del Comune, con le assistenti sociali nell’ambito della delega all’Ulss e con l’ufficio sociale, si occupa di numerose situazioni. I sostegni economici sono sempre più necessari per inserimenti in casa di riposo o in strutture per la disabilità, come purtroppo anche per situazioni di minori posti in carico ai servizi sociali. La collaborazione è in atto anche con il Centro per l’Impiego per progetti di formazione e ricerca lavoro e con le strutture socio sanitarie che trattano la dipendenza e la malattia psichica oltre che con le forze dell’ordine. Il fronte dell’impegno finanziario in tal senso cresce sempre di più, ponendo un tema di impatto consistente sul bilancio. Attualmente il Comune di Camposampiero sta impegnando cifre davvero considerevoli. Molti sono gli aiuti che vengono dati per la gestione degli affitti con decine di migliaia di euro dal Comune con fondi anche regionali, e per le bollette, tema su cui anche Caritas è intervenuta con una consistente cifra”. (n.m.)