domenica, 28 Aprile 2024
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Musei in Festa e Giornate europee del Patrimonio: visite gratis anche al Museo di Torcello

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Oggi e domenica 17 settembre un’occasione per conoscere le due sezioni espositive del Museo di Torcello, testimone della storia di un’isola che fu uno dei primi insediamenti lagunari

Al Museo di Torcello porte aperte gratuitamente ai cittadini del territorio dei Musei Civici di Venezia il 14 e 17 settembre in occasione di Musei in Festa e il 23 e 24 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio all’insegna del tema dell’edizione 2023 “Patrimonio InVita”.

Nelle due giornate sarà possibile visitare gratuitamente le due sezioni museali dalle ore 10.30 alle ore 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00). Il sabato invece il Museo sarà aperto gratuitamente con il prolungamento dell’orario di apertura fino alle ore 19.30.

Sarà un’occasione per conoscere le due sezioni espositive del Museo testimone della storia di un’isola che fu uno dei primi insediamenti lagunari, struttura di approdo e di commerci legata ad Altino, poi florida città produttiva e sede vescovile e per godere dei reperti allestiti negli spazi aperti della piazza dell’isola stessa.

La Sezione Archeologica offre reperti dal paleolitico alla tarda romanità, conserva esempi di ceramica greca, italiota ed etrusca e di ceramica romana; bronzetti protostorici e romani ad uso cultuale, personale e ornamentale come fibule e specchi; esempi di scultura greca di piccole dimensioni, copie e rielaborazioni romane di originali greci, monumenti funerari, ritratti urne, are e cippi.

La Sezione Medievale e Moderna espone opere e documenti datati dal VI al XIX secolo. Plutei, capitelli e frammenti architettonici, anche iscritti, percorrono il modificarsi degli stili e dei motivi decorativi nel costruito. Significative testimonianze del passato dell’isola, sono i frammenti di mosaico parietale e la Pala d’Altare in argento dorato del XIII secolo, provenienti dalla Basilica, e la statua lignea di Santa Fosca giacente. Alla Chiesa di S. Antonio (ora distrutta) appartenevano le tele della scuola del Veronese con le storie di Santa Cristina, l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi.