Da Jesolo a Bibione, passando per Caorle, segnalati diversi fenomeni di erosione dell'arenile. Fiumi sotto controllo nell'entroterra
La mareggiata di stamane a Jesolo
Il forte vento e il mare in tempesta hanno causato danni sulle spiagge del Veneto orientale. La mareggiata, che nella mattinata ha toccato un livello di circa 130 centimetri sul medio mare, si è fatta sentire su tutto il litorale. Bisognerà attendere le prossime ore, con il definitivo calo della marea, per capire l’entità del fenomeno erosivo. A Jesolo è stato colpito soprattutto il litorale est, davanti alla torretta 33 il mare è arrivato sino alla passeggiata. E anche le dune di protezione sono state scavate dalle onde. In particolare, nel tratto antistante il Merville il mare si è “mangiato” circa centro metri di duna. Federconsorzi Arenili ha stimato in almeno 5 mila i metri cubi di sabbia esori. A Bibione l’acqua del mare si è spinta fino a ridosso di piazzale Zenith. Il micidiale mix tra i 130 centimetri di marea e lo scirocco, con folate a 70-80 km/h, ha spinto l'acqua a invadere tutta la spiaggia, spingendosi fin sotto la duna, su tutta la lunghezza dell’arenile, da est fino quasi a Porto Baseleghe. A Caorle la mareggiata ha asportato la sabbia dal litorale di Ponente. Ma il mare ha anche riversato sulla battigia un notevole quantitativo di alghe. Pochi i problemi nell’entroterra, dove il Consorzio di bonifica Veneto orientale ha monitorato la situazione. Segnalato qualche allagamento sulla Piave Vecchia a Musile.“La scorsa notte”, spiegano dal Consorzio di bonifica Veneto orientale,“i quantitativi di pioggia sul comprensorio sono stati contenuti, con in media 13-15 mm e punte di 25 mm nella zona a nord di Portogruaro, e non hanno causato problemi nella rete di bonifica dove gli impianti idrovori, tutti in efficienza, si sono attivati automaticamente solo in pochi casi”. Giovanni Monforte
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