domenica, 28 Aprile 2024
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Padova, Admo: Match it now. 231 nuovi donatori

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231 nuovi donatori di vita dai 18 i 35 anni tra Padova e Cittadella. In una sola giornata, il Match it now 2023 di Admo Veneto.

Ben 187 ragazzi hanno fatto uno stop, in un sabato pomeriggio di sole in centro a Padova, per sottoporsi ad un tampone salivare, nella giornata di Match it now 2023 e 44 a Cittadella nell’open day del centro trasfusionale dell’Ospedale, tra Scout, studenti delle scuole del territorio e donatori di sangue.

Un successo per l’associazione donatori di midollo osseo del Veneto che chiuderà il cerchio sabato prossimo 14 ottobre, con un open day all’ospedale di Schiavonia, dalle 11 alle 18 a Schiavonia.

Una vera e propria festa/ kermesse davanti al Municipio di Padova con esibizioni e testimonianze di tante realtà teatrali, artistiche, musicali e istituzionali della città e della provincia di Padova che hanno voluto regalare le loro performance per la causa di vita di Admo.

Solo in Veneto oggi ci sono due bambini vicentini in attesa di trapianto, un bimbo di 1 anno e mezzo e una bambina di 12 anni.

Gli ospiti

In scena in particolare Marta Molinari, danzatrice e influencer sulle punte, Fabiana Picello, Stylist del riciclo che ha improvvisato un abito drappeggiato con materiali di recupero, entrambe “inviate” dalla Scuola di Portamento e dell’agenzia di moda e spettacolo Top Team di Dina Mazzucato Schiller, Luca Bettella della band dei Kellers, già donatore di midollo osseo per la sorella, le squadre sportive dell’Aduna Volley, di Antenore Sport ( che si sono tipizzati sul posto!)

La Comini Scherma che ha fatto una esibizione di fioretto con due ragazze, il Teatro di Colli di Padova con un monologo sui diversi modi di fare teatro con Lahire Tortora; e ancora la presentazione in anteprima del singolo scritto e musicato da due studentesse del liceo musicale Fusinato di Padova, proprio per Admo e il dono ( con tanto di video da oggi online) , cantato da Maya, accompagnata alla professoressa e cantautrice Cli Beltrame e dal vice preside dell’Istituto Stefano Zoccarato

Linda Pellegrino promettente cantautrice, i giovani talenti della Daigo Music School di Limena ( Chiara Montano, Thomas Avveduto, Riccardo Ometto e Ilaria Feis) , le talentuose danzatrici moderne di Danzacity di Limena e infine i coinvolgenti cori dei Movie Chorus young ( dai 17 ai 25 anni) e Movie Chorus Big diretti da Erika De Lorenzi.

A sorpresa, a fine giornata ha chiesto di esibirsi un diciottenne giovane afgano, passato lì per caso, che ha raccontato la sua storia di rifugiato, scappato due anni fa da Kabul durante l’invasione dei talebani e che ha voluto donare ad Admo una sua poesia d’amore, tradotta in italiano, che ha chiuso un cerchio di vita, anche in questo caso, con la testimonianza della scrittrice Pamela Ferlin, che, prima di presentare il suo libro “In quella notte afgana” alla Fiera delle Parole, è passata a salutare Admo e a raccontarsi.

Gli interventi

Sono intervenuti durante la giornata anche la prorettrice dell’Università di Padova Patrizia Burra Delegata alle Scuole di Specializzazione e Osservatorio per la formazione specialistica post lauream che ha ricordato la convenzione con Admo per sensibilizzare gli studenti dell’ateneo e gli 800 tipizzati con la Challenge “800 anni dell’Università e 800 nuovi donatori di midollo osseo”; l’associazione studenti e infermieri per , già organizzatori della festa di Medicina, che hanno donato 10 mila euro all’associazione veneta grazie ai fondi raccolti durante questa festa; l’assessore allo Sport del Comune di Padova Diego Bonavina, il Vice Presidente della Provincia di Padova Vincenzo Gottardo, il responsabile del Centro Regionale Trapianti del Veneto Giuseppe Feltrin.

A sostenere la causa e a lavorare per la giornata anche i clown dell’associazione Over the Rainbow, i medici dell’Asl 6 Euganea, gli infermieri del Cives e la Croce verde.

Un successo per l’associazione, anche di pubblico che si è fermato davanti al palcoscenico allestito per l’occasione. Un successo, pensando anche ai 3 anni di stop forzato, causa pandemia, che non hanno permesso alla carica di volontari, medici, infermieri di raccogliere tanti promesse di vita così importanti per colmare quel match di compatibilità tra donatore e ricevente che ad oggi è ancora 1 a 100 mila.